- Giorgio Canali - voce, chitarra
- Marco Greco - chitarra, voce
- Claude Saut - basso
- Luca Martelli - batteria, voce, cori
1. Verità, La Verità
2. Falso Bolero
3. Alè Alè
4. Piccoli Mostri Crescono
5. Non Dormi
6. Swiss Hyde
7. Canzone Della Tolleranza E Dell’amore Universale
8. Settembre, Aspettando
9. Comequandofuoripiove
10. Il Ballo Della Tosse
Tutti Contro Tutti
Ne ha davvero per tutti.
Canali in quest’album indirizza tutta la sua rabbia verso le istituzioni, i media e la società, cita la religione, la politica, la cronaca. Sputa fuori a raffica i suoi sfoghi, e lo fa con l’urgenza e la durezza di chi ha aspettato a lungo. E ancora con lui, dopo il precedente omonimo album, ci sono i Rossofuoco, qui meno rudi che in passato, con uno stile quasi raffinato ad accompagnare le parole di Canali. Con linguaggio chiaro, diretto e senza troppi fronzoli (tanto meno peli sulla lingua), i testi colpiscono l’ascoltatore proprio grazie all’incalzare del rock vagamente 90’s dei Rossofuoco, debitore del made in Italy dello scorso decennio (C.S.I., Marlene Kuntz).
Già dai primi pezzi (Verità, La Verità, Non Dormi) l’ira e la rabbia fanno la loro neanche troppo sottile comparsa. Sempre in bilico tra uno sfogo duro, quasi fisico, e un malinconico abbattimento (Comequandofuoripiove) è una rabbia oscura quella messa sul piatto; in Alè Alè (riadattamento in italiano di un pezzo in francese tratto da “Che fine ha fatto Lazlotoz”) campeggiano cattiverie e battute pungenti e dirette, con l’immancabile sarcasmo che caratterizza Giorgio Canali; in Swiss Hyde addirittura l’associazione quasi “dionisiaca” tra il fare festa e “la voce che ti dice uccidi”.
Sprazzi di quasi-ottimismo (senza esagerare e con un pizzico di malinconia) si possono trovare in Falso Bolero e in Piccoli Mostri Crescono, dove si scorge un qualche tipo di fiducia nel futuro: tutto sommato ci si può sempre mettere in gioco, con un po’ di coscienza e imparando bene chi è “il nemico”.
La ricerca del nemico è proprio l’argomento della stupendamente noise Canzone Della Tolleranza E Dell’Amore Universale: all’interno di un qualsiasi gruppo di persone serpeggia sempre il bisogno di trovare un “intruso” ad ogni costo, fino a giungere a un vero e proprio “scontro globale”.
Settembre, Aspettando, una ballata impreziosita dall’armonica di Bugo, è l’adattamento di un pezzo di Bertrand Cantat dei Noir Desire, una canzone amara sul ricordare il passato che non torna più.
L’album si chiude con una canzone potremmo dire “autobiografica”: carica di ironia, Il Ballo Della Tosse ci mostra Canali consumare una sigaretta dopo l’altra, quasi un simbolo di una battaglia quotidiana combattuta contro tutto ciò che di sbagliato permea la società di oggi.
Splendido album, Tutti Contro Tutti è la dimostrazione di come si possa nel nostro Paese ottenere un ottimo prodotto (l’album è registrato molto bene) rimanendo coerenti sempre e comunque alle proprie lotte e alle proprie idee. Giorgio Canali continua a resistere, da guerriero quale è, alle tentazioni delle strategie di mercato, continuando a pubblicare materiale “da battaglia” piuttosto che lasciarsi andare in facili addolcimenti o non troppo accorti cambi di stile.
Una piccola perla del rock italiano.