- David Conway - voce
- Kevin Shields - chitarra, basso, voce secondaria
- Colm Ó Cíosóig - batteria
- Tina - tastiere
1. Forever and Again
2. Homelovin' Guy
3. Don't Cramp My Style
4. Tiger in My Tank
5. The Love Gang
6. Inferno
7. The Last Supper
This Is Your Bloody Valentine
Lo storico gruppo dei My Bloody Valentine si forma a Dublino nel 1983 dall'incontro del chitarrista anglo-americano Kevin Shields e del batterista irlandese Colm Cusack (in arte Colm Ó Cíosóig). Inizialmente sotto il nome di Comples, i due assumono il monicker definitivo, ispirandosi ad un film horror, l'anno successivo dopo essersi trasferiti a Berlino (in seguito ad alcune vicissitudini a causa di un live sfortunato in Olanda) ed aver reclutato David Conway alla voce e la tastierista Tina (di cui non è stata mai concessa la grazia di sapere il cognome).
Completata la formazione, gli anglo-irlandesi segnano per l'etichetta Tycoon e pubblicano un mini d'esordio, intitolato This Is Your Bloody Valentine, nel 1985.
Nonostante siano celebri per essere gli esponenti di punta del cosiddetto shoegazing, il loro primo lavoro è ben diverso dalle pubblicazioni successive, più ancorato agli stilemi del periodo post-punk (e a gruppi come Virgin Prunes, Television, Pere Ubu, Birthday Party, mentre il titolo al tempo stesso romantico e macabro già da subito segnala il legame con il dark punk), del garage/punk/rockabilly dei Cramps, della psichedelia decadente dei Doors, del garage rock degli Stooges, del nichilismo viscerale dei Velvet Underground.
Il mini si rivela ancora acerbo, con diversi debiti stilistici ed una vena negli arrangiamenti poco fresca che rivela un gruppo ancora necessitante della giusta messa a fuoco per ottenere un sound originale e personale; lo stesso Shields in seguito avrebbe parlato negativamente di questa uscita. Ciò non significa che comunque non siano presenti spunti apprezzabili ed interessanti, come nei momenti più sofferti in cui emerge maggiormente l'influenza del gruppo di Jim Morrison, ma il lavoro in definitiva è ancora lontano dai vertici successivi per cui il gruppo si è conquistato le lodi che puntualmente vengono spese per esso.
Le iniziali Forever and Again e Homelovin' Guy già mostrano una successione grezza e ancora impersonale fra la psichedelia sessantiana e il più ruvido garage rock, con tastiere a sostituzione dei bassi che ricordano i Doors, sensazione di angoscia opprimente abbastanza già sentita, distorsioni aspre riprese da gruppi come Cramps e Voidoids, voce cupa e decisa che ricorda ora i Trashmen ora Nick Cave.
Don't Cramp My Style inizialmente ha aperture proto-noise che sembrano anticipare qualcosina delle future produzioni, ma subito si assiste ad una prevalenza di attacchi aggressivi e sferzate punkeggianti assistite da macabri organi di sottofondo in linea con i binari del disco.
Tiger in My Tank ha fra le melodie più accattivanti del full-lenght, mentre la voce di Conway si fa sempre più decisa e d'impatto; la successiva The Love Gang è più rozza e primordiale, un garage-punk ossessivo e scanzonato che però ancora non mostra nulla che non sia già stato espresso con maggiore convinzione e genuinità dai Cramps.
Il risultato in Inferno è migliore, perché riemergono maggiormente i Doors a stemperare l'atmosfera e l'attitudine generale del brano che si tramuta così in una marcia cadenzata e vissuta in cui svetta la melodia d'organo assolutamente dolente, così come dolente è tutto il mood che permea la canzone nonostante le distorsioni lo-fi e la batteria intensa in primo piano.
L'ultimo brano è infine The Last Supper, ancora più doorsiana e con punte ora bluesy, ora goth, per un cupo viaggio in cui amore, tristezza e ossessioni si intrecciano con aura funerea di sfondo.
Successivamente alla pubblicazione di questo mini i My Bloody Valentine si trasferiscono a Londra, salutano Tina e assumono la bassista Debbie Googie. In questo periodo prendono contatti con numerose label e producono diversi EP e singoli, ma contemporaneamente crescono l'interesse per movimenti come il dream pop, il noise rock e la psichedelia più efferata, che li porteranno a cambiamenti stilistici importantissimi.