:
- Zamu - voce
- Pof - chitarra
- Serpico - chitarra
- Amedeo- basso
- Manga - batteria
:
1. Black troops
2. Unleash the hell
3. Trendkills
4. Your pain
5. Spedizione punitiva
Sburtality
Dal Friuli arriva veloce un pugno di death metal concentrato nel promo di 5 brani degli Sburtality. Già dalla copertina del loro promo è evidente l’essenzialità e la durezza di questi 5 pezzi: in un bianco e nero minimale spicca la figura di una specie di cane dotato di maschera antigas, forse un invito rivolto all’ascoltatore ad aspettarsi di poter perdere il fiato dopo il pogo che potrebbe scatenare il promo.
E in effetti l’invito è più che legittimo ascoltando questo minilavoro della band: una dopo l’altra per una ventina di minuti si sviluppano Black troops, Unleash the hell, Trendkills, Your pain e Spedizione punitiva, scatenando l’inferno.
Il primo girone di quest’ultimo è rappresentato dall’immediata Black troops, che, come truppe militari, calpesta il suolo tenendo un ritmo cadenzato continuo difficile da dimenticare. In questo brano d’apertura si sente piacevolmente l’influenza di grandi band death metal come i Morbid Angel o i Death, sia per quanto riguarda il sound che il buon growl del cantante Zamu.
A proposito di inferno che si scatena, il secondo pezzo si chiama appunto Unleash the hell, ed è un ottimo brano death e thrash allo stesso tempo: un mix tra voce e strumenti perfetto, fatto di momenti in cui è impossibile fermare la testa e non esser catturati dal ritmo della chitarra o della batteria che pesta così tanto da ridurre in polvere la ragione.
Un ultro uragano potentissimo arriva con il terzo brano Trendkills: anche in questo caso il sound ti attira ineluttabilmente, e soprattutto non ti stanca, anche grazie ai giochi (dalla sottoscritta molto apprezzati) di cambi di tempo improvvisi.
Col quarto brano siamo di fronte al capolavoro del promo: il brano in questione è Your pain. In Your pain gli Sburtality dimostrano pienamente la loro maturità nonostante questo promo sia il loro biglietto da visita: all’inizio sembra quasi di ascoltare un brano dei Crowbar dato il sound vagamente doom; poi il pezzo si sviluppa senza dare nulla per scontato per tutti e 4 i minuti, e termina con un un minuto dal gusto Panteriano, sempre molto gradito.
Con Spedizione punitiva si chiude questo inizio degli Sburtality, che si spera davvero abbia una continuazione dato il calibro del promo: Spedizione punitiva è un bel finale in cui si apprezza davvero la maestria della band, che sembra davvero compatta e armoniosa. Anche alla fine di quest’ultimo brano non si può non sentire l’influenza degli insuperabili Pantera nel sound, e anche un po’ in qualche grido finale del cantante.
Che dire se non che gli Sburtality non avrebbero potuto iniziare meglio? Se continueranno su questa strada la band friuliana lo scatenerà ancora una volta l’inferno.
Un ultimo apprezzamento per quanto riguarda il nome della band: accattivante, originale e anche sensatissimo, dato che Sburtare in dialetto friuliano significa colpire, spingere. E questi cinque ragazzi colpiscono davvero.