- Ben Weasel - voce, chitarra
- John Jughead - chitarra
- Dan Vapid chitarra, basso
- Dave Naked - basso
- Dan Panic - batteria
1. Making You Cry
2. Slogans
3. Guest List
4. Veronica Hates Me
5. I Can See Clearly
6. Cindy's On Methadone
7. The Science Of Myth
8. What We Hate
9. Teenage Freakshow
10. Kamala's Too Nice
11. Don't Turn Out The Lights
12. Fathead
13. I Wanna Be With You Tonight
14. My Brain Hurts
My Brain Hurts
Perfezionati al meglio tutti gli ingranaggi del sound, gli Screeching Weasel sfornano nel 1991 il loro capolavoro, quel My Brain Hurts, una rivisitazione Ramonesiana in chiave moderna (distaccandosi completamente da essi) che alla pari con Energy degli Operation Ivy è riconosciuto dai più come il lavoro più seminale rilasciato dalla label Lookout! e che segna l'apice della loro carriera più o meno alla pari dei tempi di Anthem for a New Tomorrow (1993).
My Brain Hurts è la definitiva maurazione e consacrazione del punk pop della band di Ben Weasel e del chitarrista Jughead, che hanno appena sostituito la sezione ritmica e assunto un altro chitarrista, Danny "Vapid" Schaferche, diventerà nel tempo un membro fisso della band nonchè abile songwriter, seppure non paragonabile all'estroso Ben.
I 14 brani contenuti in questo lavoro costituiscono una sequenza mozzafiato, uno spaccato compattissimo della seconda ondata di punk pop, che parte da Making You Cry e arriva fino alla title-track, per una mezz'ora di godimento assoluto, che pur mostrando spesso e volentieri l'indiscutibile impronta ramonesiana del loro sound (Guest List, Veronica Hates Me, Cindy's On Methadone, Kamala's Too Nice), non manca di denotare alcuni elementi di maturazione sia nelle liriche (The Science Of Myth, My Brain Hurts) sia nelle musiche, corpose e irrimediabilmente catchy.
In piccoli poemi punk pop come Slogans, What We Hate e My Brain Hurts (cover di J. Nash) in realtà Weasel usa i tre accordi di Rockaway Beach e di Teenage Lobtomy per riflettere sulla condizione disperata degli adolescenti, destinati a crescere loro malgrado senza niente su cui contare; talvolta le liriche toccano punte sublimi, come appare in The Science Of Myth dove Ben Weasel critica la religione affiancandola al mito o meglio dissacrando la fede assoluta in Dio pur senza averne prove certe.
Gli episodi più demenziali e adolescenziali, Veronica Hates Me e Teenage Freakshow su tutti, in cui il gruppo asseconda magnificamente l'arte satirica del leader, si ispirano in egual misura alle vignette adolescenziali dei primi anni '60 e all'attitudine fumettosa dei Ramones.
Cindy's On Methadone potrebbe benissimo essere stata composta dai quattro fratellini di New York City e così anche Guest List, che tratta di un colpo di fulmine al concerto rock.
In Don't Turn Out The Lights Weasel scrive dalla prospettiva di un bambino che ha paura del buio, I Wanna Be With You Tonight è un'amara quanto disillusa lode ad una ragazza considerata irraggiungibile - una sorta di Listen To My Heart rivisitata -, Kamala's Too Nice invece si avvale di un testo tanto demenziale quanto sboccato.
Nonostante le numerose prove da studio seguenti, My Brain Hurts resta l'apice creativo della carriera di Ben Weasel e soci, e può essere apprezzato forse ancora meglio se si fa ricorso alla versione rimasterizzata dalla Fat Wreck, uscita nel 2005.