:
- Wednesday 13 - vocals
- J-Sin Trioxin - guitar
- Nate Hate - bass
- Johnny Chops - drums
1. B-movie babylon
2. Return Of The Living Dead
3. Runnin’ Down A Dream
4. I Love To Say Fuck
5. My Demise b.c.
6. Skeletons a.d.
Bloodwork
2008 anno fiorente per il nostro Wednesday 13, anno aperto proprio con questo Bloodwork che fa da opener ad un’uscita discografica ben più succulenta dal nome Skeletons composta da ben 11 tasselli nonché dal primo live della band che prende il suo nome.In realtà l’EP in questione non onora l’altezza dei riff di cui si differenzia Skeletons (album), dove possiamo trovare pezzi come Gimmie Gimmie Bloodshed e Not Another Teenage Anthem da presa sicura, mastice luccicante da sfoggiare in ciascuna sede live. Proprio per tale motivo lo potremo recepire come un’uscita di transito tra Fand Bang del lontano 2006 (considerando le uscite discografiche intercorse sul mercato) ed il percorso attuale dell’artista.
Ciò nondimeno riusciamo a scoprire alcuni passaggi interessanti come I Love To Say Fuck, che in veste live assume un’aria molto più sfacciata mentre in studio si declina come un brano ben calibrato, con riff spaziati da tempi simmetrici che finiscono per tramutarsi in furia punk sul termine e garantire che le radici del trademark dell’horror metal odierno non vacillano per nulla. Ma basta un semplice “skip”, un salto di traccia, che ecco My Demise b.c. mettere su una fune circense tutte le nostre convinzioni di pochi secondi or sono e, agitandola con forza a rischio di far esplodere ogni senso di equilibrio, viene a vestire l’abito di ballad, con un sapore vagamente grunge (non so bene perché ma durante l’ascolto si materializza la sagoma di Courtney Love dinanzi a me n.d.r.). E certo che Skeletons a.d., fisiologica prosecuzione del prezzo precedente, non dà alcuno scossone all’imbarazzo provato durante le melodie dei 3 minuti già passati, ma anzi spinge dal basso con forza la voglia di gridare ad un cambio stilistico nella mente e nel cuore di Wednesday 13.
Per fortuna c’è Runnin’ Down A Dream, con il suo glam accanito, uno dei tanti vasi comunicanti capace di sprigionare tutte le energie che il nostro Joseph Poole (solo in arte Wednesday 13) ha in corpo. È proprio questo il lato che ci piace di più: semplice compositivamente ma diretto e sferzante, pungente, senza fronzoli. E non possiamo ignorare B-movie Babylon, che è l’unica a presentare un pizzico di sperimentazione degna di nota, con effetti sapientemente inseriti ed un vago sentore di ricchezza costruttiva. Stiamo a vedere cosa ci attende il futuro da questo attore sanguinario.