Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Genere: 
Etichetta: 
Cheree Records
Anno: 
1989
Line-Up: 

:
- Graham Sutton - chitarra, voce
- John Ling - basso, voce
- Mark Simnett - batteria
- Sue Anderson - voce


Tracklist: 

:
1. All Different Things
2. By Blow

Bark Psychosis

All Different Things

I Bark Psychosis vengono fondati da Graham Sutton e John Ling nel 1986 a Londra, quando avevano ancora quattordici anni. Inizialmente attratti dall'underground più ruvido, rumoroso e dissonante della scena inglese, dal grindcore dei Napalm Death al noise rock dei Sonic Youth, i due ben presto sviluppano un crescente interesse verso forme musicali molto più morbide e soffuse, come il dream pop dei Cocteau Twins, l'ambient, la psichedelia o il kraut rock dei Can. Saranno però i Talk Talk, in precedenza gruppo synth pop, a fulminarli definitivamente nel 1989 e nel 1991 con due dischi rivoluzionari (Laughing Stock e Spirit of Eden) che ridefinivano totalmente ogni concetto legato alla musica rock e pop.

Nel frattempo i due incidono già, grazie ad un caso fortuito: neanche sedicenne, il giovanissimo Sutton incontra casualmente in metropolitana Nick Allport della Cheree Records, discografico che fiuta il potenziale del ragazzo e gli offre un contratto. La prima pubblicazione è un trascurabile split con i Fury Thing e gli Spacemen 3 di nome Clawhammer che però convince l'etichetta a puntare ulteriormente sul gruppo.
Nasce così nel 1989, dopo l'aggiunta di Mark Simnett e Sue Anderson, All Different Things, primo EP (più un singolo esteso in realtà) della formazione che avvia la loro carriera destinata a lasciare un'impronta vividissima nella musica britannica e mondiale.
A dispetto dell'età giovanissima dei membri, le loro prime canzoni mostrano già un ottimo potenziale melodico ed un gusto per arrangiamenti molto pulito e curato nella scelta degli incastri, delle progressioni musicali, delle distensioni e dei crescendo emozionali.

All Different Things
mostra già diversi degli elementi che un giorno gli inglesi rimescoleranno e plasmeranno in una forma alla base di quel che sarà il futuro sound: progressioni emotive in crescendo, climax onirici mutuati dal dream pop che preparano il terreno al futuro schema soft-loud (che verrà sviluppato da vari gruppi definiti "post rock"), distensioni che reinterpretano in maniera maggiormente melodiosa e densa le meditazioni dei Talk Talk, batterie soffuse dagli spunti anche jazz, tastiere minimali e atmosferiche di contorno, voce ridotta all'essenziale con placidi e sporadici interventi a sostegno dell'atmosfera. E c'è poi il cambio di registro con il finale fra tratti psichedelici, percussioni intense e tenui improvvisazioni in lontananza.
By Blow si riallaccia a certi shoegazers più oscuri e dissonanti combinandoli con il minimalismo dei Talk Talk, una vena tetra che ricorda gli Einsturzende Neubauten e droni cupi a la Sonic Youth, con bassi cupi cadenzati che riempiono l'etere, effetti alienanti di sottofondo e incedere lento fino ad una mezza-esplosione noise immersa in acido lisergico, mentre la voce è in secondo piano come una nenia distaccata ed inquietante.
Le atmosfere sono inizialmente meste, ma divengono presto sempre più inquienanti e nel finale anche claustrofobiche e alienanti.

Questo loro primo EP emerge dall'epoca della new wave e dal dream pop avvicinandosi in certi punti al noise e facendo germogliare i primi semi del cosiddetto post rock. Il risultato è un interessante transizione fra i due decenni di cui vedremo ulteriori sviluppi fino al primo vero full-lenght Hex nel 1994.
L'attività dei primi Bark Psychosis è fervente, lo stesso Sutton avrebbe dichiarato in seguito che Clawhammer venne registrata in pochi minuti. In compenso il gruppo inizia a farsi un nome apprezzato nell'ambiente alternativo londinese e nei live.


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