Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Gioele Nasi
Genere: 
Etichetta: 
Cold Dimensions
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Georg Börner – Voce, Strumenti

Tracklist: 


1.Dream of a Dead Sun (07:34)
2.Tortured By Solitude (06:13)
3.Winterreise (04:06)
4.SchmerzensSchreie (05:45)
5.Red Snow (08:27)
6.Stille (01:21)
7.Hymn To Eternal Frost (05:58)
8.My Dead Bride (02:44)
9.Escape (07:34)

Coldworld

Melancholie²

One-man band proveniente dalla Turingia, Coldworld debutta sulla lunga distanza nel Marzo 2008 con questo “Melancholie²”, album di cinquanta minuti pubblicato da Cold Dimensions (Paysage d'Hiver, Lunar Aurora, Trist e il recente tributo agli Ulver “A New Approach” tra le cose più interessanti proposte dall'etichetta del minuscolo paesello di Zeltingen-Rachtig).
 
E' un Ambient Black Metal assolutamente freddo e dal retrogusto Depressive, quello di “Melancholie²”, un album che pur senza brillare particolarmente per originalità, presenta un buonissimo connubio tra vibranti chitarre Metal e soffusi soundscape ambientali ed elettronici, con tastiere, registrazioni corali e samples orchestrali a riscaldare ed enfatizzare atmosfere a quel punto rappresentate in modo perfetto dal titolo dell'opera.

L'opener “Dream of a Dead Sun” presenta appunto lo stile tipico del progetto, tutto sommato tradizionale, con rapidissime accelerazioni (la drum-machine viene utilizzata con discreta abilità) a dare il necessario cambio di passo rispetto alla media del Depressive Black e l'acidissimo ed arcigno (ma piuttosto standardizzato) screaming di Georg a far da contrasto con i solenni cori puliti che riverberano in sottofondo: lo stacco atmosferico di tastiera e chitarra arpeggiata ultra-effettata arriva a fine brano, come introduzione per “Tortured By Solitude”, che viene aperta dal triste e strascicato suono di un violino, strumento che tornerà protagonista anche nella notevole “Hymn To Eternal Frost” proponendo melodie che ricordano da vicino quelle dei primissimi Forest of Shadows.
Proprio l'attenzione per le melodie (non solo di chitarra, ma anche degli strumenti d'accompagnamento) è la carta vincente del progetto, in quanto i riff sono tutti ben riconoscibili e melodicamente accattivanti; pur non sorprendendo riescono a compiere il loro lavoro in modo più che egregio, coinvolgendo l'ascoltatore nelle nostalgiche visioni evocate con successo dal polistrumentista tedesco.

Ma “Melancholie²” trova ottima rappresentazione anche nei più calmi e rilassanti frangenti strumentali, in episodi come “Stille” (semplici suoni di chitarra echeggiano dispersi tra le avvolgenti tastiere), “Winterreise” (con Burzumiani rintocchi di tastiera accompagnati da brevi ma profondi afflati corali) e soprattutto nella bellissima traccia finale “Escape”, con una discreta base di ritmi elettronici corredata di eleganti violini e languide chitarre elettriche.

Un disco sicuramente non sconvolgente ma altrettanto certamente tra i più belli ascoltati quest'anno per quanto riguarda il Black Metal di stampo Ambientale e malinconico: un disco coerente, convinto, tradizionale, ma capace di toccare con estrema facilità le corde giuste, com'è giusto che sia in ambito Depressive; l'utilizzo sensato e di gusto di archi sintetici, cori e tastiere aggiungono un'ulteriore dimensione al suono del tedesco (forse quell'elevamento a potenza del titolo non è poi così fuori luogo), e quelle intrusioni elettroniche in “Escape” possono essere ottimo punto di partenza per future evoluzioni sonore.
Per gli appassionati l'ascolto è obbligatorio.

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