- Joe Lynn Turner - voce
- Karl Cochran - chitarra
- Carmine Giglio - tastiere
- Greg Smith - basso
- Michael Sorrentino - batteria
1. Death Alley Driver
2. I Surrender
3. Power
4. Street Of Dreams
5. Power Of Love
6. Can't Let You Go
7. Jealous Lover
8. Love Is Life
9. Blood Red Sky
10. Stone Cold
11. Can't Happen Here
12. Spotlight Kid
13. Burn
Live in Germany
Prima uscita live per una delle voci storiche del panorama hard n' heavy, vale a dire il singer Joe Lynn Turner, autore di prove soliste di alto profilo come Rescue You, oltre che al servizio di alcune delle più blasonate band hard rock, quali Deep Purple (Slaves And Masters) e Rainbow (Difficult To Cure, Bent Out Of Shape, Straight Between The Eyes), ed ancora protagonista di svariati progetti e partecipazioni, tra le quali si possono ricordare quelle con Yngwie Malmsteen (Odyssey, Trial By Fire: Live in Leningrad) e Brazen Abbot (Bad Religion, Eye Of The Storm, Guilty As Sin, My Resurrection).
Registrato al United Forces Of Rock Festival tenutosi nell'ottobre dello scorso 2007 a Ludwigsburg, in Germania, il qui presente Live In Germany esce, come spesso accade oggi giorno in questi ambiti, sotto l'egida della label partenopea Frontiers, e contiene solo alcune delle canzoni consegnate agli annali dell'hard rock grazie proprio alla voce unica ed inconfondibile di Joe Lynn Turner, nel tentativo di ripercorre, seppure in maniera parziale, le tappe fondamentali della sua brillante carriera.
Molti dei brani presenti in scaletta sono tratti dalla sua sostanziosa (ed anche controversa) esperienza con i Rainbow, a partire dalla rocciosa Death Alley Driver, brano che apre la sua esibizione e tratto da Straight Between The Eyes, proprio come Power e l'indimenticabile Stone Cold, forse uno dei brani più belli dei Rainbow dell'era Turner, mentre c'è un po' di dispiacere per la mancata presenza dallo stesso album di Bring On The Night. Poco importa tuttavia, sarà possibile rifarsi con l'arrembante Spotlight Kid, il rock n' roll di Can't Happen Here e la più melodica I Surrender, tutte tratte da Difficult To Cure, oppure con Street Of Dreams e la più evocativa Can't Let You Go, entrambe riprese invece da Bent Out Of Shape.
Stranamente c'è poco e niente delle sue esperienze vissute con Deep Purple, Brazen Abbot e Yngwie Malmsteen, come si fa sentire la totale assenza di brani tratti da Rescue You del 1985, con buona probabilità il suo migliore album solista. Invece dal suo repertorio solista sono state estrapolate per l'occasione che lo ha visto impegnato in terra tedesca, l'avvolgente Love Is Life e la "rainbow-iana" Blood Red Sky (da Second Hand Life dello scorso anno), dando maggior risalto così alle vicende più recenti della sua carriera solista.
I brani anche in versione live rendono davvero bene, e la performance dello stesso Joe Lynn Turner appare impeccabile, anche se qui i dubbi in proposito erano davvero pochi, pensiero che può essere benissimo esteso al resto della band. Resta un po' l'amaro in bocca per l'assenza di alcuni scorci importanti del suo lungo percorso artistico, anche se si comprende bene che non si poteva pretendere di immortalare una carriera trentennale in solo disco, ma Live In Germany rimane tuttavia un prodotto indirizzato in particolare ai suoi fan, senza tuttavia escludere la possibilità che possa riscontrare l'interesse di chi poco conosce questo talentuoso singer statunitense.