- Jacopo Meille - voce
- Robb Weir - chitarra
- Dean Robertson - chitarra
- Brian West - basso
- Craig Ellis - batteria
1. Rock Candy
2. Cry Sweet Freedom
3. Live For The Day
4. Let It Burn
5. If You See Kay
6. Hot Blooded
7. Devils Find A Fool
8. Winners & Losers
9. Cruisin'
10. Bury The Hatchet
11. Dark Rider
Animal Instinct
Ancora oggi ricordati per lo straordinario debutto del 1980 con Wild Cat, gli inglesi Tygers Of Pan Tang sono stati tra i primi alfieri e precursori della NWOBHM, imponendosi in maniera fulminea nei primissimi anni '80 come una delle band di punta del suddetto movimento, grazie anche ad altri album di indiscutibile valore artistico ed oramai anche storico, quali Spellbound o Crazy Night.
Pur continuando la loro carriera, tra varie vicissitudini, cambi di line up, scioglimenti e reunion, negli anni sono sempre più stati confinati al ruolo di band culto di un'epopea ormai passata, ma con questo nuovo Animal Instinct le tigri mostrano a tutti che sanno ancora ruggire, e lo fanno come sempre con il loro hard n' heavy asciutto, grintoso, duro ed energico, sulla scia di quella NWOBHM che vedeva in band come Saxon, primissimi Def Leppard e soprattutto Diamond Head dei significativi termini di paragone. Il chitarrista e membro fondatore Robb Weir è da sempre la vera mente dei Tygers Of Pan Tang, ma grande merito va riconosciuto anche al nuovo singer, il fiorentino Jacopo Meille (Mantra), capace di donare nuova linfa ed una rinnovata vitalità all'ultima fatica dello storico combo inglese, raccogliendo così in maniera più che dignitosa l'oneroso testimone passatogli in consegna da Jon Deverill.
Ed allora denti e chitarre ancora affilati, proprio come ai bei tempi, per un avvio che si manifesta come un vero assalto in pieno stile NWOBHM, grazie a brani tanto semplici nella loro struttura quanto trascinanti ed aggressivi nella loro sostanza, quali Rock Candy e l'ottima Cry Sweet Freedom, sempre pervase da un vago sapore zeppeliniano, chorus esplosivi ed anthemici, ritmiche serrate ed un riffing volutamente old-style, ovviamente legato alla scena metal inglese dei primi anni '80. I segni indelebili del loro importante passato sono altresì presenti in altri brani, come la cavalcata metallica Bury The Hatchet, la closer Dark Rider, in possesso di un riff tagliente e cattivo come nella miglior tradizione metal britannica, o la più euritmica e corale Let It Burn. Non mancano però tutte le possibili variazioni sul tema, dall'ondeggiante rock n' roll di Live For The Day, passando per le sfumature bluesy del mid-tempo Devils Find A Fool, alla ripresa del più classico british hard rock di Winners & Losers e Cruisin', ma sempre con un comune filo denominatore, riscontrabile in un sound volutamente legato ad un hard n' heavy old-school (con tanto di voicebox in alcuni brani come If You See Kay o la stessa opener), che intende riconsegnare a tutti coloro che avevano amato la NWOBHM i Tygers Of Pan Tang nella loro forma più genuina ed apprezzata.
Animal Instinct si rivela quindi un prodotto particolarmente appetibile per i fan dello storico quintetto inglese, per tutti i nostalgici della NWOBHM e più in generale per qualsiasi amante delle sonorità hard n' heavy. Inoltre proprio nella loro essenza più classica e vetusta, i Tygers Of Pan Tang sembrano possedere un punto a loro favore, infatti in un odierno panorama metal ampiamente dominato dal melodic metal o dalle tendenze più estreme, essi suonano come qualcosa di diverso ed unico, esattamente come a quando erano tra i primi portabandiera della NWOBHM.