Voto: 
8.1 / 10
Autore: 
Gioele Nasi
Genere: 
Etichetta: 
Ahnstern
Anno: 
2008
Line-Up: 


- Axel Frank – Voce, Strumenti, Composizione, Produzione

Ospiti:
- Chris e Nick Nedzynski (Lady Morphia)
- Nicholas Tesluk e Robert N.Taylor (Changes)
- Antje Hoppenrath – Voce Femminile
- Hajü, Herr Wind e Max Percht (Sturmpercht)

Tracklist: 


1. Beware the Jabberwock!
2. La Marmotte
3. Ein Lied von Lieb und Treu
4. Santy Ano
5. Slâfest du, vriedel ziere?
6. Song for Erik
7. The Dream
8. Allgemach
9. Der Schmied
10. Beyond the Evening Star
11. The Smiling of the Rose
12. Une Jeune Fillette
13. Die rechte Braut
14. Sanctity and Steel

Bonus Tracks:
15. Tous le Jardins du Monde
16. Casey
17. Sommemale
18. Une Jeune Fillette (Reprise)

Werkraum

Early Love Music

Ai limiti del clamoroso, il ritorno sulle scene di Axel Frank e dei suoi Werkraum, a quasi un lustro di distanza dal disco di debutto “Unsere Feuer Brennen!”, che all'epoca fu il coronamento di un percorso evolutivo durato quasi quindici anni, con il suo rigido ed algido (ma coinvolgente) Neofolk acustico dalle forti tinte marziali e percussive, esaltato da sample vocali recitati, orchestrazioni neoclassiche, atmosfere solenni e contaminazioni elettroniche – tutte soluzioni che, unite alla pubblicazione sotto lo stendardo della Cold Spring, tradivano il suo passato nella musica Post-Industriale e Dark Ambient.
Ritorno clamoroso perchè, come già dimostrato dal suo titolo-manifesto, “Early Love Music” (ora sotto etichetta Ahnstern, sotto-divisione della Steinklang) sposta il focus del progetto Werkraum su territori decisamente diversi da quelli esplorati in “Unsere Feuer Brennen!” (ma già anticipati nel mini-cd “Kristalle” del 2005): la sbandata per il Folk acido e psichedelico degli anni '60 e '70, presa da Axel Frank durante il suo periodo di militanza negli Sturmpercht (proprio dal 2005 in poi) si fa infatti sentire a pieno, e non pare sbagliato ipotizzare che negli ultimi anni Frank abbia passato più tempo ad ascoltare Spyrogira, Forest o la Incredible String Band piuttosto che i Death in June, NON o i Blood Axis: le quattordici (quindici nell'edizione doppio-LP, diciotto in quella deluxe-CD) canzoni che compongono “Early Love Music” sembrano difatti poter tranquillamente essere estratte da qualche compilation sul sottobosco Folk europeo degli anni a cavallo tra '68 e '75.

Coadiuvato dai soliti amici Sturmpercht, da quelle vecchie volpi dei Changes e da un paio di altri collaboratori (tra cui l'angelica cantante Antje Hoppenrath, pronta con il suo tono sognante e delicato a ricalcare le orme delle deliziose folk-singers britanniche), Axel Frank si getta dunque a capofitto in questo suo viaggio Psych-Folk, ripescando felice il materiale di quegli anni e componendone di nuovo su quello stile, peraltro esaminando in un sol colpo una buona dose degli stili che fiorirono in quel periodo di rinascimento del Folk del vecchio continente.
Così, troviamo non solo l'interessante rielaborazione di pezzi del menestrello inglese Donovan (“Jabberwocky” è rielaborato in “Beware the Jabberwock!”), del cantautore texano Shawn Phillips (la bellissima “Casey”, presente però solo sulla versione deluxe) o degli storici campioni del Folk-Rock d'oltremanica, gli Steeleye Span (il cui classico “The Blacksmith” è rivisto in “Der Schmied” con ottimi risultati), ma un'intera carrellata di brani che richiamano scene locali o particolari deviazioni stilistiche di quegli anni: “La Marmotte” (nonostante le liriche prese in prestito da Goethe e lo sviluppo di un tema musicale risalente addirittura a Beethoven) sembra un tributo al Progressive Folk bretone e francese degli anni '70 di Malicorne, Asgard, Alan Stivell e compagnia, “Santy Ano” è un celebre sea shanty (canto dei marinai) del diciannovesimo secolo, “Ein Lied von Lieb und Treu” aggiunge una medievaleggiante melodia di flauto al moderno Neo Folk di matrice tedesca (rivisitato anche in “Die rechte Braut”), “Song For Erik” è una lunga ballata per chitarra e voce (cortesia di Nicholas Tesluk dei Changes) conclusa da una psichedelica, Current-iana coda che mescola elettronica ed acustica, “The Dream” sfiora di un niente il Rock Psichedelico (anche americano) dei tardi Sessanta (con chitarra ultra-liquida, organo e intrecci di voci), “Une Jeunne Fillette” pare basata sulla stessa melodia che ha ispirato anche “Soft Black Stars” di Current 93: ogni brano sembra voler fare storia a sé, con Axel Frank e compagni che passano in un batter d'occhio dal timbro medievale a quello cantautorale, dalla ballata al sogno psichedelico, sempre con la massima fluidità ed integrità sonora.

Disco letteralmente imperdibile per chiuque ami contemporaneamente sia il Prog Folk e lo Psych Folk anglo-bretone dei tardi '60 e della prima metà dei '70 che il Neo Folk tedesco del nuovo millennio, “Early Love Music” risulterà interessante anche per chi cerca un disco dal sapore rinascimentale ma dal taglio moderno, suonato con perizia e dalla superba varietà vocale: un album che riprende in mano, con entusiamo e freschezza, le radici acustiche del Neo Folk – ma ricercandole stavolta non nei gruppi più esoterici o apocalittici (Comus, Stone Angel) ma in quelli più medievaleggianti e positivi, dai Mellow Candle ai Caedmon: giù il cappello e un sentito, sincero sorriso di ringraziamento, per un album che assieme a Rome e Sonne Hagal ha già formato un trittico da urlo per il 2008 del Neo-Folk centr'europeo.

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