Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione/Kick Agency
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Laura Santangelo - voce
- Luca Lombardi - voce, growl
- Carlo De Filippo - tastiere
- Marco Lombardi - chitarre
- Lucia Penna - basso
- Julian Iuliano - batteria


Tracklist: 


1. Ex Tenebris Oritur Obscuritas
2. Canticum Morti
3. Last Breath
4. Void
5. The Oblivion's Cradle
6. The Lost Souls Echoes
7. Anger in Pity
8. Her Ghost
9. Drama and Pathos

Drammagothica

Ira

Il progetto Drammagothica, dopo sette anni di attività nell’underground romano e dopo aver superato il traguardo del primo demo, giunge alla pubblicazione di Ira, debutto autoprodotto che si propone come punto d’incontro tra il genere sinfonico e spunti neoclassici di reminescenza ottantiana.
Sebbene il tessuto strumentale sia decisamente valido nella riproposizione dei canoni dei vari After Forever e Tristania, il problema principale si riscontra nell’approccio vocale, poiché l’intrecciarsi del growl di Laura Santangelo e di Luca Lombardi risulta poco incline alla melodia e abbastanza inopportuno. Dal punto di vista della registrazione, sembra che i Drammagothica curino particolarmente l’impianto sinfonico delle tastiere (il punto di forza della band), lasciando in secondo piano la produzione sia della voce che delle distorsioni di chitarra.

Pertanto tracce come Canticum Morti o Last Breath vengono vanificate nelle loro ottime idee, che ricalcano da vicino i meandri sonori degli After Forever, in cui gli organi e le orchestrazioni si alternano con efficacia. La struttura dei pezzi sembra abbastanza matura, come dimostra la ballata Void, dove anche la voce femminile fa registrare un netto miglioramento, avvicinandosi allo stile dei Within Temptation più riflessivi; interessanti nella loro forma sono anche The Lost Soul Echoes, per il suo ritmo coinvolgente e per i suoi improvvisi cambi di tempo, e l’ennesima ballad Her Ghost, condotta dal binomio chitarra acustica e pianoforte, che risolleva le sorti dell’album.
Nonostante in Ira ci siano alcuni brani che,  se prodotti professionalmente garantirebbero risultati straordinari, la maggior parte delle soluzioni adottate necessitano di un ulteriore affinamento, soprattutto relativamente all’interpretazione vocale dei pezzi.

In definitiva, i Drammagothica devono approfondire le sezioni neoclassiche e rinascimentali, tralasciando quell’aspetto più Gothic Metal che porta verso un approccio a volte poco convincente; tuttavia, poiché Ira rappresenta l’album di esordio del sestetto di Benevento, esso lascia ben sperare per un futuro ricco di nuove scoperte sonore e magari caratterizzato dal contratto con un’etichetta che creda nella musica dei Drammagothica e che garantisca una registrazione più decorosa di quella presentata su Ira.

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