Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
B&C Records
Anno: 
1970
Line-Up: 

- John Cann - chitarra acustica, chitarra elettrica, voce
- Vincent Crane - Hammond, pianoforte, cori
- Paul Hammond - batteria, percussioni


Tracklist: 

1. Death Walks Behind You (07:24)
2. VUG (05:03)
3. Tomorrow Night (04:02)
4. 7 Streets (06:47)
5. Sleeping For Years (05:30)
6. I Can’t Take No More (03:36)
7. Nobody Else (05:04)
8. Gershatzer (08:01)

Atomic Rooster

Death Walks Behind You

Il dipinto di William Blake che introduce il secondo lavoro degli Atomic Rooster riesce già a riassumere, congiuntamente al titolo scelto, gli elementi sepolcrali che emergono dal timbro della rinnovata formazione inglese. Dopo l’esordio omonimo del 1970 il tastierista e mente Vincent Crane fu costretto a ripartire dalle fondamenta a causa della dipartita del grande Carl Palmer (che di lì a pochi mesi avrebbe dato linfa al progetto ELP) e di Nick Graham: fu un’impresa non semplice rimpiazzare musicisti così validi ed originali per l’epoca, ma tale situazione si rivelò un punto a favore per Crane, che con Death Walks Behind You riuscì a strappare la dodicesima posizione nella prestigiosa chart inglese.

L’album si presenta come uno dei gioielli della discografia progressiva inglese ed in particolare di quel filone che andava sperimentando un suono oscuro e tenebroso, non privo di parvenze gotiche ancora inedite per il Rock nel suo complesso: l’incipit di pianoforte della title-track rimane quindi un emblema di un genere che gradualmente stava emergendo dall’underground britannico, trainato dalle personalità di Black Sabbath e Black Widow.
Sebbene parecchi siano gli spunti comuni tra queste formazioni, gli Atomic Rooster in Death Walks Behind You si focalizzarono maggiormente sui toni progressivi, lasciando spazio alle ampie architetture tipiche dei neonati Emerson Lake & Palmer e non trascurando gli elementi più incisivi degli altrettanto giovani Deep Purple. Nascono così pezzi come VUG, breve ma contorto episodio progressivo, o la spettrale Sleeping For Years, persa nella sua atmosfera allucinata e visionaria.
E se Tomorrow Night e I Can’t Take No More costituiscono due capitoli più easy-listening, Nobody Else conserva parecchi tratti comuni con la musica classica, risultando decisamente gradevole e ricercata.
Quasi del tutto assenti sono le sezioni sinfoniche che caratterizzarono la maggioranza delle realtà progressive inglesi di inizio anni Settanta e questo elemento contribuì al raggiungimento di un nuovo equilibrio per gli Atomic Roosters.
Infine l’impostazione vocale determinata del neo-entrato John Cann permise di prefigurare, insieme agli apporti congiunti di Led Zeppelin, Uriah Heep e Deep Purple, le evoluzioni Hard Rock che dopo qualche anno avrebbero invaso la terra britannica.

Death Walks Behind You può essere pertanto reputato come una delle opere più dark nel vasto panorama del Progressive, un disco capace di correre parallelamente agli scenari occulti di Black Sabbath o Black Widow e a quelli tetri e meditativi della corrente italiana (Museo Rosenbach e Il Balletto Di Bronzo su tutti).
Rispetto al predecessore inoltre Death Walks Behind You conquista maggiormente l’ascoltatore, trascinandolo nei meandri di una musica complessa seppur non costruita minuziosamente, perché diversi sono i passaggi lasciati al gusto dell’improvvisazione e alla sperimentazione più spontanea.

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