Voto: 
9.0 / 10
Autore: 
Roberto Vitale
Genere: 
Etichetta: 
Casablanca
Anno: 
1975
Line-Up: 

- Paul Stanley - Voce solista, chitarra ritmica
- Gene Simmons - Voce solista, basso
- Ace Frehley - Chitarra solista
- Peter Criss - Voce solista, batteria

Tracklist: 

DISCO UNO
1. Deuce
2. Strutter
3. Got To choose
4. Hotter than hell
5. Firehouse
6. Nothin' to loose
7. C'mon and love me
8. Parasite
9. She
DISCO DUE
1. Watchin' you
2. 100,000 years
3. Black diamond
4. Rock bottom
5. Cold gin
6. Rock'n'roll all nite
7. Let me go rock'n'roll

Kiss

Alive!

Ormai gruppo di culto, venerati soprattutto per le loro strabilianti esibizioni dal vivo, e forti di un brano, Rock'n'roll all nite, che aveva riscosso un discreto successo, la macchina Kiss era pronta a fare rombare i motori in maniera completa e a tal proposito la scelta di pubblicare nel Settembre del 1975 il doppio album Alive! fu premiata oltre ogni ragionevola attesa. Di questo doppio album si sono scritte centinaia e centinaia di recensioni, si è detto tutto ed il contrario di tutto e mi rendo conto che cercare di inserire qualcosa di nuovo ed originale non è poi così semplice. Tuttavia il disco è la vera e propria carta d'identità del gruppo, ne fotografa infatti i lineamenti ed i segni particolari, ma anche qualche piccolo neo, che ai fan sfegatati risulta poco più che trascurabile, mentre i puristi sono stati i primi e continuano tutt'oggi a mettere in evidenza alcuni particolari che tolgono qualche punto al valore complessivo del disco. Togliamoci allora subito il pensiero, dicendo in partenza che il disco presenta diversi ritoccaggi in studio, che il rumoroso sottofondo del pubblico presente è decisamente superiore alla realtà, infine che la foto presente sul retro della copertina non è stata scattata surante un concerto dei Kiss, in quanto non ancora così famosi da riempire un'arena del calibro del Madison Square Garden di New York (però i quattro si rifaranno con gli interessi in seguito), ma prima di una esibizione di Elton John; narra infatti la leggenda che Gene Simmons stesso pregò i ragazzi immortalati nella foto in questione di mostrare, sorriso sulle labbra, uno striscione raffigurante i quattro Kiss con il logo del gruppo in bella mostra.

Detto questo, che ripeto passa in secondo ordine rispetto alla grandezza del disco, passiamo alle canzoni che ripercorrono in una ideale carrellata i migliori momenti dei tre primi album in studio, e lo fanno con una carica ed una energia straripante che riesce a confermare quanto di buono si diceva di loro in sede live.
Registrato tra il Marzo ed il giogno del 1975 e prodotto egregiamente da Eddie Kramer, in questo disco non manca praticamente nulla, dalla monumentale Deuce, che ancora oggi apre i loro concerti, alle chicche festaiole di Rock'n'roll all nite e Let me go rock'n'roll, che in questa occasione viene allungata a dismisura da un notevole assolo di Ace Frehley, chitarrista come detto altre volte non certamente dotato di una tecnica eccelsa, ma in grado di trasmettere emozioni di prim'ordine, pur non suonando a mille all'ora come tanti suoi colleghi odierni.
Particolarmente bella anche la versione di She, che nella parte finale riesuma alcuni passaggi di Let me know, inclusa nel primo platter della band, mentre terremotante risulta la versione ultra heavy di Black diamond con contorno finale di botti ed effetti scenici.
Inutile dire che i brani che più ci guadagnano nel contesto generale sono quelli tratti da Hotter Than Hell, originariamente penalizzati da una registrazione non certo ottimale. Ed ecco allora che canzoni come la stessa title track, Parasite, Got to choose sembrano rinascere a nuova vita, finalmente omaggiate da un sound che ne premia la potenza espressiva, che era appena abbozzata nelle versioni da studio.
Nonostante la conclamata leadership di Stanley e Simmons, il disco mette bene in evidenza l'apporto non certo secondario degli altri due componenti della band; di Frehley abbiamo già detto, come non citare allora lo splendido solo di batteria presente in 100.000 years, che molti critici hanno definito secondo, a livello di qualità, solo all'inarrivabile performance di Ian Paice dei Deep Purple in "The mule" brano incluso nel celeberrimo Made in Japan.
Peter Criss se la cava egregiamente anche nel canto, impegnato nel ritornello di Nothin' to loose, oltre che nella già citata Black Diamond. Di forte impatto Cold gin, che anche in questo caso viene impreziosita da un lavoro di cesello di Frehley.

Quello che è certo è che il gruppo nel 1975 era in piena forma, sicuramente pronto per il grande salto che puntualmente arriverà grazie alle vendite milionarie del disco, che proietterà i quattro verso quell'olimpo del rock da loro ardentemente desiderato. Siamo ancora abbastanza lontani da quella che verrà definita Kissmania, da un corollario senza fine di oggettistica e gadgets, che farà apparire il gruppo una via di mezzo tra intelligenti uomini d'affari e una band, seppure particolare, essenzialmente dedicata alla propria musica.
Certamente, a 33 anni di distanza, Alive! trasmette ancora quell'adrenalina che solo i grandi dischi riescono a fornire senza temere l'usura del tempo, disco riproposto per intero nella set list facente parte della tournèe europea che il gruppo ha intrapreso in questi giorni e che, su questo non ci sono dubbi, ne rinverdirà i fasti, nonostante Tommy Thayer suoni in maniera pressochè identica a Ace Frehley. Ma la magia di quelle canzoni, quella si, non morirà mai.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente