- Rex Scott - voce
- Greg Bishop - chitarra
- Rob Kniep - basso
- Mike Buckner - batteria
1. Fire It Up
2. I Take Power
3. Gotta Let Go
4. Rollin' Thunder
5. Getch Ya
6. Don't Go
7. Peer Pressure
8. We Need Love
9. All I Need
10. You Got Me
Fire It Up
A molti il loro nome suonerà del tutto nuovo, ma in realtà gli americani X-Sinner calcano i palcoscenici dell'hard rock cristiano dal lontano 1989, anno in cui esordirono con Get It, ottenendo anche un discreto successo all'interno del c.d. "White Metal", tanto che i loro primi due album uscirono proprio per la Pakaderm Records dei fratelli Elefante, all'epoca label pigliatutto relativamente a quel settore di mercato dedito al christian metal.
Ed ancora oggi gli X-Sinner offrono i loro servigi ad un'etichetta discografica che si dedica esclusivamente al rock di ispirazione cristiana, ossia la Retroactive Records, che nel 2006 ha dato il suo benestare alla ristampa di Peace Treaty, album di maggior successo di questa band americana uscito nel 1991. A causa però di vari problemi legali, si è dovuto procedere ad una ri-registrazione, cambiando quindi il titolo dell'album, modificando l'ordine della scaletta ed aggiungendo un pezzo del tutto nuovo, l'opener Fire It Up in versione demo, canzone che dà anche il titolo all'album.
Niente di più facile che descrivere la proposta degli X-Sinner, che in parole spicce è una copia-carbone di quella di AC/DC e Def Leppard, tanto che a loro potrebbe addirittura andare stretto l'appellativo di band-clone, fenomeno peraltro a cui spesso capita di assistere all'interno del christian metal. Precisiamo infatti che non si tratta solo di una semplice influenza, cosa che avveniva con quelle tante band che loro malgrado dovettero subire tale "etichettatura", come ad esempio gli elvetici Krokus o i tedeschi Kingdom Come, tanto per citare qualche nome, e non si verifica nemmeno il tentativo di mescolare lo stile delle due leggendarie band secolari nominate poco sopra, poiché gli X-Sinner propongono una serie di canzoni, alcune delle quali copiano spudoratamente gli AC/DC ed altre invece i Def Leppard.
La cosa in un certo senso stupisce, e stupisce ancor di più il fatto che gli X-Sinner siano dannatamente bravi a copiare, sono un po' come il compagno di banco che copia la versione di latino dal primo della classe riuscendo poi a prendere lo stesso voto, o quasi. Questo perché Fire It Up riesce a divertire parecchio, nonostante tutti i limiti di originalità appena descritti, e canzoni come la title-track, una sorta di epigono di Dirty Deeds Done Dirt Cheap, I Take Power, Gotta Let Go, Getch Ya e Peer Pressure riprendono con estrema fedeltà la lezione degli AC/DC, tra riff elettrizzanti, sonorità rock n' roll e chitarre incendiarie, risultando trascinanti e divertenti proprio come le loro fonti di ispirazione.
Anche quando si cambia registro, passando ad imitare i Def Leppard, come si può ben vedere in brani quali Rollin' Thunder, Don't Go, We Need Love, All I Need e You Got Me, i risultati non cambiano, infatti gli X-Sinner riescono a mettere l'uno dietro l'altro brani davvero efficaci, dotati di strutture strumentali e vocali, specie nei refrain, che furono tipiche dei Def Leppard di Pyromania.
Insomma l'album si fa ascoltare davvero con immenso piacere, e sicuramente possiede tutti i requisiti per poter piacere a chiunque ami l'hard rock, ai quali quindi il CD può comunque anche essere consigliato, non essendo oltretutto questa tipologia di pubblico sempre particolarmente esigente ed attaccata a fattori quali l'originalità o l'innovazione.
Facendo invece un discorso più ampio e meno particolareggiato, l'apporto del qui discusso Fire It Up all'attuale scena musicale è praticamente nullo. Pare inoltre che quest'album anticipi la prossima uscita del loro nuovo lavoro di inediti, nella cui tracklist sarà compresa anche la title-track Fire It Up.