- Bob Catley - voce
- Tony Clarkin - chitarra
- Mark Stanway - tastiere
- Al Barrow - basso
- Jimmy Copley - batteria
Disc 1:
1. When We Were Younger
2. Back Street Kid
3. Out Of The Shadows
4. Like Brothers We Stand
5. How Far Jerusalem
6. Dragons Are Real
7. All Englands Eyes
8. Vigilante
9. Kingdom Of Madness
Disc 2:
1. Intro
2. Days Of No Trust
3. Wild Swan
4. Start Talking Love
5. One Step Away
6. Must Have Been Love
7. Different Worlds
8. Pray For The Day
9. Don't Wake The Lion
10. Sacred Hour
Wings Of Heaven Live
Per celebrare la ricorrenza dei venti anni ormai trascorsi dall'uscita di Wings Of Heaven, uno dei loro più grandi successi, i britannici Magnum danno alle stampe questo live album registrato durante il recente tour da essi tenuto nel Regno Unito verso la fine dello scorso anno.
Wings Of Heaven non è un album qualsiasi, ma rappresenta uno dei dischi più discussi e tuttavia di successo non solo della carriera dei Magnum, ma dell'intero Pomp Rock, genere (se tale lo si può definire) di cui la band di Bob Catley e Tony Clarkin si può considerare tra i maggiori esponenti e contenente elementi progressive rock, hard rock ed AOR, ricreando un sound particolarmente pomposo, fatto di melodie magniloquenti ed ampollose, che spesso vanno a riprodurre un incantato ed immaginario mondo fiabesco, assecondato anche dai testi e dalla grafica. Basti ricordare che questo clamoroso successo valse loro l'ingresso di ben tre singoli nelle classifiche di vendita, e lo stesso album stazionò per mesi ai vertici della classifica del Regno Unito.
Approfittando di tale anniversario però, il combo britannico decide di rendere più sostanzioso il piatto, includendo oltre al succitato album del 1988, di cui il presente live porta il titolo, altri brani che hanno costellato il cammino della loro lunga e sostanziosa carriera, compresi quattro brani tratti dall'ottimo Princess Alice And The Broken Arrow, release dello scorso anno passata purtroppo un po' inosservata nonostante la sua bellezza. E' proprio la stessa opener dell'appena citato lavoro ad aprire il tutto, ossia When We Were Younger, caratterizzata da tastiere maestose ed atmosfere epiche, e poi la più hard-oriented ma sempre magniloquente Out Of The Shadows, la nostalgica ed emozionante Like Brothers We Stand ed infine la più pomposa ed ancestrale Dragons Are Real vanno a completare la parte estrapolata dal loro ultimo lavoro.
Il primo dei due dischi è quindi dedicato ad un brevissimo e molto parziale excursus storico della loro carriera, contenendo anche altri piacevoli brani come Vigilante e Back Street Kid tratti da Vigilante, How Far Jerusalem e All Englands Eyes da On A Storyteller's Night, e Kingdom Of Madness dall'omonimo disco del 1978, il tutto ovviamente in versione rigorosamente live.
Il secondo disco invece è quello commemorativo di Wings Of Heaven, rivisto nella recente sede live con un approccio leggermente più hard-oriented, con tanto di tracklist originale aperta dalla sognante intro, e condotta gloriosamente alla fine da highlights di grande fascino e successo come l'immensa ballad Must Have Been Love, l'energico e pieno Pomp/AOR di Start Talking Love e Different Worlds, la solenne e solida One Step Away, e soprattutto la lunga, suprema e sublime suite Don't Wake The Lion. Unico brano del secondo CD a non far parte dell'album interessato è proprio la closer Sacred Hour, altra grande hit tratta però da Chase The Dragon del 1982.
Wings Of Heaven Live commemora quindi più che dignitosamente il ventesimo anniversario di uno degli album di più grande successo dei Magnum, all'epoca ingiustamente tacciato da una piccola parte di critica e di loro stessi fan di ruffianeria per quella svolta erroneamente ritenuta commerciale, con buona probabilità per il solo fatto di aver lanciato tre singoli in classifica ed aver permesso qualche sporadica comparsata su MTV. Ma come sempre, il tempo ha detto la verità.