Voto: 
6.8 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Lion Music/Frontiers
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Per Karlsson - voce
- Janne Stark - chitarra
- Kjell Jacobsson - chitarra
- Kenth Ericsson - basso
- Kenta Svensson - batteria

Tracklist: 

1. Army Of Darkness
2. Let The Metal Do The Talking
3. Fight To The Finish
4. Bring Me To Submission
5. Trapped Under Ice
6. Deceived
7. Den Of Iniquity (Instrumental)
8. Gravy Train
9. Chasing Highways
10. Lodestar
11. Sinister Warfare
12. Reincarnation

Overdrive

Let The Metal Do The Talking

Avevano assistito in diretta all'esplosione della NWOBHM, ed anzi l'avevano vissuta sulla propria pelle in prima persona, pur non essendo inglesi ma provenendo invece dalla fredda Svezia, terra da sempre particolarmente feconda in quanto a talenti dell'hard n' heavy. La loro devozione per la NWOBHM era esplicita fin dai loro primi demo e dall'EP Reflexions del 1981, anche se il loro momento di maggior splendore si deve necessariamente collocare nel biennio 1983-1984, anni in cui diedero alle stampe gli album Metal Attack e Swords And Axes, dopo di ciò il nulla o quasi. Infatti degli svedesi Overdrive si erano totalmente perse le tracce, così adesso che ritornano sulla scena con un album nuovo di zecca, si ha quasi l'impressione che per loro sia passato al massimo un anno dalla loro ultima apparizione anziché oltre due decenni.

Gli Overdrive infatti suonano heavy metal come fossimo ancora nella prima metà degli anni '80, ma lo fanno davvero bene, supportati da una produzione ed un songwriting ad hoc, confermando così il loro status di apprezzata cult band, un po' come i loro connazionali Heavy Load, tanto per fare nomi impegnativi. Forse c'era anche da aspettarselo, dato che ben quattro membri dei cinque dell'attuale line up rispecchiano esattamente la formazione originaria, l'unico a fare eccezione in pratica è proprio il singer Per Karlsson, artefice oltretutto di una prestazione ampiamente convincente.

Naturale che il loro nuovo Let The Metal Do The Talking non sarà un album che avrà qualche peso o influenza sull'attuale scena metal, ma di sicuro rappresenta un piacevole tuffo nel più glorioso passato di questo genere, proponendo una serie di pezzi che accentueranno la nostalgia di chi ancora oggi è particolarmente legato a quel preciso periodo. Canzoni come Army Of Darkness, la title-track, Fight To The Finish o Bring Me To Submission si portano dietro tutti i tratti caratteristici dell'heavy anni '80 e della NWOBHM, quindi ritmiche arrembanti e possenti, riff pungenti ed energici, cori e ritornelli diretti e "in your face", si tratta quindi di brani abbastanza canonici ma al contempo anche efficaci.
Le cose migliori però le fanno vedere con l'ottima accoppiata formata da Trapped Under Ice, un roccioso mid-tempo grintoso ed in possesso di linee melodiche particolarmente azzeccate, e Deceived, più oscura e cattiva, per poi proseguire senza particolari sorprese o sussulti anche nella parte finale del disco, anticipata dalla strumentale Den Of Iniquity e chiusa con la più lunga ed epica Reincarnation, un mid-tempo cadenzato e marziale che vede l'attiva partecipazione dell'italiano Chris Catena.

In definitiva, Let The Metal Do The Talking risulta un album particolarmente consigliato ai nostalgici del metal ottantiano, impreziosito però da una produzione che, pur tenendo di vista quello stesso periodo, si mantiene al passo coi tempi. Il disco si stabilizza quasi sempre su buoni livelli, ma ha anche il limite di mantenersi fin troppo fedele a certi stilemi, inoltre la massiccia presenza di brani fin troppo canonici, per quanto ben fatti, finisce con il condurre un po' stancamente al finale.


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