- James Christian - voce
- Jimi Bell - chitarra
- Chris McCarvill - basso
- B.J. Zampa - batteria
1. Purgatorio Overture n.2
2. Come To My Kingdom
3. I Need To Fly
4. I Don't Wanna Wait All Night
5. Another Day From Heaven
6. In A Perfect World
7. The Dream
8. One Foot In The Dark
9. Your Every Move
10. I Believe
11. One Touch
12. Even Love Can't Save Us
13. In The Light
14. Another Day From Heaven (Acoustic Version - European bonus track)
Come to My Kingdom
A seguito del deludente come back del 2004 con The Power And The Myth, a fare riaccendere le speranze bastò l'acclamato ritorno di Gregg Giuffria a cui seguì infatti il valido World Upside Down del 2006, ma ben presto una nube minacciosa si estese sul prosieguo dell'avventura degli House Of Lords, sui quali gravava la consapevolezza ed il disagio di dover nuovamente fare a meno del talento del loro storico tastierista.
Fortunatamente però la dipartita di Giuffria sembra non aver minato più di tanto la verve ed il sound propri della band, la quale, facendo affidamento sul binomio James Christian - Jimi Bell, il primo un'autentica sicurezza dietro al microfono, il secondo artefice di una grande prova con la sua sei corde, riesce a sfornare un album di tutto rispetto come il nuovo Come To My Kingdom. Così muovendosi sempre tra pomp, AOR ed hard rock melodico, gli House Of Lords proseguono il discorso iniziato con il precedente World Upside Down, rilasciando ben quattordici brani in cui far sfoggio di un elevato appeal melodico e di un'ispirazione che al momento pare quasi inesauribile.
La breve ed introduttiva Purgatorio Overture n.2 apre subito alla sontuosa title-track, un pezzo di pomp/hard arioso con chorus pieni e fieri, in cui si manifesta in tutto il suo splendore la voce di un James Christian in grande spolvero, mentre dalla seguente I Need To Fly emerge tutto il fragrante impatto melodico del loro pomp/AOR, grazie alle sue melodie orecchiabili e all'elegante refrain.
La band americana però si può permettere un ampio ventaglio di soluzioni, senza mai perdere peraltro lo smalto migliore, riuscendo così ad ottenere risultati più che apprezzabili ora con l'hard rock più adrenalinico di I Don't Wanna Wait All Night, superbi i cori e la performance sia di Christian alla voce che di Bell alla chitarra, ora con le ballad Another Day From Heaven (riproposta anche in versione acustica come bonus track per l'Europa) e I Believe, entrambe di gran classe, graziate da linee melodiche suadenti ed avvolgenti, refrain e cori dall'alto tasso emozionale e condite dai grandi solos di Bell e dal diligente drumming di B.J. Zampa, perfettamente al servizio delle canzoni, ora nei tanti mid-tempo che completano il presente platter, come la nostalgica The Dream, la scoppiettante Your Every Move o la closer In The Light, sempre cariche di feeling ma che tuttavia si assestano un gradino sotto il resto.
Un discorso a parte merita la più heavy e moderna One Foot In The Dark, caratterizzata da riff che ricordano gli Europe dell'ultimo Secret Society, ma combinati con melodie e refrain pienamente riconducibili all'inconfondibile stile proprio degli House Of Lords, mentre ci si abbandona poi ad un finale più AOR-oriented con le varie In A Perfect World, superba e sontuosa, One Touch e Even Love Can't Save Us, due canzoni che sembrano far rivivere gli splendori dell'AOR ottantiano.
Come To My Kingdom conferma quindi gli House Of Lords di sir James Christian sui gradini più alti del pomp e di tutto l'hard melodico in senso lato, mostrando così di poter far fronte anche alla pesante assenza di un talento del calibro di Gregg Giuffria e mantenendosi anzi sugli stessi standard del precedente e fortunato World Upside Down. "Come To My Kingdom" recita il titolo, e se amate questo genere non potete certo rifiutare l'invito di James Christian.