- Luis McFadden - voce, chitarra
- Franz Dima - chitarra
- Andreas Cox - basso
- Alex Reverend - batteria
1. World Of Senses
2. Anomalia
3. Inner Balance
4. Pain Seems Good
5. Samhain
6. Soul Expression
7. Mindtrip
8. Take Me Low
9. Invisible Sufrage
10. There For You
11. Rain
Soul Expression
Soul Expression rappresenta la seconda uscita su full length per i toscani Motus Tenebrae, i quali formatisi nel 2002 a Pisa avevano già dato alle stampe l'EP Beyond e l'esordio Wayside del 2004. Nel 2006 la band era tornata con il singolo Someday, entrando a far parte della scuderia della NEW LM Records che aveva deciso di includere il loro singolo nella compilation Heavy Rendez Vous, Vol.II e che adesso licenzia il loro secondo album.
I quattro pisani si prodigano in un gothic metal influenzato da band come i Paradise Lost ed in parte anche i Charon, pur senza disdegnare incursioni in territori heavy o più propriamente gothic/dark rock, plasmando in tal modo un sound che riesce a non risultare mai eccessivamente derivativo, aiutati anche da una produzione adeguata e più che buona.
Soul Expression suona decadente e cupo, ma anche dinamico ed equilibrato, forte di un songwriting vario e quasi mai stagnante, a cui però sembra mancare purtroppo il guizzo vincente, quello che permetta di sfornare il pezzo o il passaggio memorabile. Tuttavia non mancano certo spunti interessanti e momenti di buona musica in questa seconda opera dei goth metallers nostrani, fin dall'iniziale World Of Senses, malinconica e dinamica, ben eseguita in particolare relativamente alle linee vocali.
Una potenza ed una cattiveria maggiore vengono sprigionati dalle seguenti Anomalia ed Inner Balance, in cui particolarmente efficaci risultano le ritmiche ed il guitar-work di Franz Dima, pur senza perdere mai quel mood cupo e decadente che impregna l'intera release, mood che si accentua poi in occasione di brani quali Pain Seems Good, lento e malinconico, pervaso da un'aria tetra e nostalgica ben resa dalla buona interpretazione baritonale di Luis McFadden, anche se nella parte finale il brano subisce un'accelerazione acquisendo così un vigore ed un'energia quasi inaspettati.
Particolari e comunque anche ben riuscite appaiono Samhain e soprattutto Mindtrip, in cui si mette in evidenza il bassista Andreas Cox, entrambe dal sapore un po' gothic ed un po' heavy, ma con un lieve retrogusto elettronico, dato anche da effetti sonori discreti e mai invadenti comunque sparsi un po' su tutto il disco, che ancor di più emerge nella title-track Soul Expression, caratterizzata da linee melodiche nostalgiche ed oscure, che peraltro risultano particolarmente ispirate ed efficaci.
Si riprende con il gothic metal di Take Me Low, che però dopo un buon inizio risulta un po' stantio e ripetitivo nella seconda parte, con l'ipnotica, sommessa ed alienante Invisible Sufrage, quasi esclusivamente affidata a voce e tastiera, un brano che rappresenta un vero tocco di classe per la band toscana, e con la più potente There For You, in cui ritmiche incalzante, linee vocali sommesse nelle strofe ed un chorus quasi esplosivo danno vita ad un brano suggestivo, prima di chiudere con Rain, cover degli inglesi Cult, in cui McFadden duetta con una voce femminile.
I Motus Tenebrae con Soul Expression hanno quindi dato vita ad un discreto, gustoso ed equilibrato esempio di gothic metal, mettendo in mostra un sound oscuro, decadente e malinconico ma che sa anche essere vario, potente e dinamico.