1. Prelude
2. Solstice
3. Reflections at 40,000 Ft
4. Deciduous
Solstice
A distanza di quasi un anno dall’uscita del promettente EP Entropy, ritornano sulle scene uno dei gruppi post-rock inglesi più promettenti e stuzzicanti degli ultimi anni, gli Eaten By Tigers. L’EP in questione, uscito nel febbraio dello scorso anno, ci aveva mostrato una band abbastanza capace e dall’indubbio talento, solleticando non poco i palati più particolari dei fanatici del post-rock.
L’evoluzione degli Eaten By Tigers è palese. La band infatti è riuscita a maturare in maniera sorprendente in pochissimi mesi, ripercorrendo il percorso di gruppi come Mono e Explosions In The Sky. Ovviamente il paragone è volutamente esagerato, ma le premesse di Entropy si fanno ancora più interessanti con l’uscita di Solstice, facendo presagire un ottimo futuro per la band. Ma analizziamo il disco.
Prelude si apre in maniera ariosa e distensiva, mostrandoci delle melodie chitarristiche e vocali estremamente soffuse, per poi immergerci direttamente nella title-track Solstice, incentrata su intrecci e saliscendi chitarristici molto particolari e corposi. La traccia riesce a non annoiare l’ascoltatore nei suoi nove minuti di durata, formando un unico grande climax elettrico molto appagante. Reflections At 40,000 Ft invece ricalca di più la “forma canzone” rispetto alla precedente, pur non introducendo niente di noioso o già sentito, risultando molto piacevole all’ascolto. La conclusiva Deciduous ci riporta alla mente band come Mogwai o Explosions In The Sky, soprattutto per gli inserti violinistici e per le aperture melodiche.
Niente da aggiungere, Solstice non farà di certo gridare al miracolo ma rimane un prodotto godibilissimo e convincente. La band, vissuta finora nell’underground di un genere di per se non propriamente commerciale, comincia ad avere una visibilità maggiore, che l’ha portata a produrre due capitoli discografici molto interessanti.