Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Victory Records/Venus
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Shane Told - voce
- Neil Boshart - chitarra
- Josh Bradford - chitarra
- Bill Hamilton - basso
- Paul Koehler - batteria


Tracklist: 

1. Sound Of The Sun (03:19)
2. Bodies And Words (03:13)
3. If You Could See Into My Soul (03:59)
4. Worlds Apart (04:06)
5. My Disaster (03:48)
6. Still Dreaming (03:55)
7. The Sand Will Turn To Glass (02:52)
8. Here Today, Gone Tomorrow (03:33)
9. Vanity And Greed (03:59)
10. Love With Caution (03:27)
11. True Romance (05:50)

Silverstein

Arrivals And Departures

Il panorama Emo Rock internazionale (ed in particolar modo quello nordamericano) ha dato tantissimo al mondo della musica. E non si parla soltanto dei primi anni o dei tempi d’oro di storici act quali Sunny Day Real Estate, Sense Field e Texas Is The Reason. Anche dal 2000 ad oggi, infatti, ci sono stati gruppi in grado di suscitare l’entusiasmo di vecchi appassionati e neofiti del genere. Svariate sottocorrenti si sono sviluppate, e con loro numerose ed interessanti giovani band. Il fatto poi che questi complessi siano stati facilitati dall’improvviso interesse generale verso la scena Emo è indiscutibile. Ciò non deve comunque sminuire la bravura di alcuni gruppi che, specie nell’ultimo periodo, sono emersi dal folto underground ed hanno invaso radio e televisioni d’oltreoceano. Uno dei filoni che meglio di altri si è evoluto in questi ultimi anni è stato sicuramente quello dello Screamo Pop, che ha trovato nel Canada una terra veramente fertilissima. Gli Alexisonfire sono solo uno dei tanti complessi che lo dimostrano; dietro di loro ci sono infatti decine di band (alcune valide, altre decisamente meno) che mantengono viva la scena Screamo Pop nel paese. Un nome su tutti quello dei Silverstein, nati nel 2000 a Burlington, Ontario, e giunti ormai alla terza pubblicazione: Arrivals And Departures.

Uscito il tre luglio su Victory Records, Arrivals And Departures segue di due anni la pubblicazione di Discovering The Waterfront e di quattro quella di When Broken Is Easily Fixed, storico debutto che fece ben sperare pressoché tutti gli appassionati di Screamo Pop nel mondo. Il nuovo arrivato in casa Silverstein, prodotto dall’esperto del settore Mark Trombino (già al lavoro con Blink 182, Finch, Jimmy Eat World), prosegue sulla scia di Discovering The Waterfront. Ciò significa essenzialmente che le coordinate stilistiche della band canadese sono rimaste immutate, ciò che invece è stato perfezionato è soprattutto il songwriting. Grazie anche ad una produzione veramente eccellente, Arrivals And Departures si può considerare l’album più maturo e compatto mai pubblicato dai Silverstein. Di contro, è lecito parlare di Arrivals And Departures come di un disco che ha ormai perso gran parte di quella sincerità che rese straordinariamente unico When Broken Is Easily Fixed.

Si comincia a livelli davvero molto alti con Sound Of The Sun, brano che potrebbe riassumere in sé le principali caratteristiche sonore targate Silverstein. Le chitarre alternano con perizia momenti di relativa quiete a sfuriate ben più graffianti, il ritmo è dinamico e spesso variabile, il cantato pulito si rivela ulteriormente migliorato rispetto a Discovering The Waterfront, mentre il growling dà un piacevole tocco di aggressività in più all’intero album. Le due sei corde hanno rappresentato uno dei punti di forza centrali in When Broken Is Easily Fixed, tuttavia ultimamente il loro sound sembra essersi omologato a quelli che sono gli attuali standard del genere. Non mancano comunque alcune eccezioni, come il singolo If You Could See Into My Soul e la coinvolgente The Sand Will Turn To Glass. Inoltre, rispetto al passato, sembrano andare via via diminuendo gli elementi propriamente Screamo, in favore di un approccio sonoro sicuramente più melodico e commerciale, ma si tratta di un sintomo che affligge l’intera scena (Alexisonfire compresi). Ciò non deve trarre in inganno: brani come Here Today, Gone Tomorrow e Love With Caution hanno ancora tanto da offrire, alla faccia di chi si ostina imperterrito a criticare questo genere e queste musicalità.

Non c’è che dire, il tanto atteso Arrivals And Departures è un disco che senz’altro i fan della band apprezzeranno. L’album ha infatti tutte le carte in regola per soddisfare gli appassionati del genere, pur non riuscendo a rievocare le atmosfere magiche e soprattutto sincere di When Broken Is Easily Fixed. In prospettiva futura, purtroppo, Arrivals And Departures non promette comunque bene, mancandovi quei particolari spunti d’interesse che potrebbero rilanciare una carriera in lento, ma inesorabile declino.

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