- Daniele - chitarra e voce
- Leonardo - batteria
- Filippo - basso
1. Glare In
2. Devil
3. The Band
4. Write Me Soon
5. Part of You
6. Nightcrawler
7. Nivex
8. Glare Out
Through the Total Glare
Nati a Udine nell'oramai lontano 2001, i giovanissimi Aiperion (precedentemente conosciuti come Hyperion) hanno alle spalle diversi anni di attività live e alcuni premi (tra i quali un terzo posto al concorso nazionale Pagella Rock del 2005); al cambio di nome è corrisposto anche un cambio di line-up, è difatti del 2006 che la band ha preso con sé un nuovo bassista.
Through the Total Glare è la prima uscita discografica (indipendente) della nuova formazione, e consiste in una serie di 8 tracce per un totale di 35 minuti.
Apre il disco l'intro Glare In, tra echi post-rock e atmosfere eteree: premessa perfetta per la successiva Devil, che divide equamente le proprie influenze tra il post-rock degli Explosions in the Sky (le parti chitarristiche) e un alternative-rock dal forte sapore britannico (la coda di chiusura), riuscendo a fondere questi due stili alla perfezione grazie ad elementi incisivi e di forte presa (il drumming enfatico, le linee di basso morbide e vellutate, un'accoppiata chitarra-voce che spesso si riallaccia anche all'acid-rock).
La successiva The Band ricorda alcune delle ballate del periodo centrale dei Pearl Jam (gruppo al quale è tra l'altro dedicata la stessa canzone), ed ha i suoi momenti migliori in un chorus melodico decisamente catchy e nella progressione finale, che in due minuti riassume tutte le influenze acid-rock del trio.
Le restanti tracce giocano tutte con i medesimi elementi, tra le melodie di Write Me Soon (riuscita a metà, a causa della troppo forte sensazione di "già sentito"), i climax di Part of You (completamente immersa in un'atmosfera eterea e impalpabile, con la voce a disperdersi nei riverberi per introdurre le scosse elettriche post-rock che guidano le lunghe progressioni della parte centrale del pezzo, uno dei momenti migliori del disco), la soffusa Nightcrawler (guidata da un'ottima chitarra acustica e fortemente influenzata dai Radiohead nelle melodie) e la strumentale Nivex (un rocambolesco trip a metà tra rock psichedelico e post-rock, probabilmente godibile al suo meglio nelle esecuzioni live).
Chiude il tutto l'outro Glare Out, una versione più noise dell'atmosferica intro.
Un punto sicuramente positivo è anche la produzione molto curata, pulitissima e azzeccata nelle soluzioni sonore (anche se forse poteva essere reso meglio il drumming, che troppo spesso suona "soffocato").
In conclusione, quello degli Aiperion pare proprio essere un progetto italiano interessante e destinato a raccogliere buoni frutti; c'è solo da sperare che la band elabori il proprio sound riuscendo a trovare una sua forte personalità, e non ceda mai ai compromessi del music-biz nazionale.