- Craigafer Mabbitt - voce
- Michael Frisby - chitarra
- Eric Lambert - chitarra
- Jared Warth - basso e voce
- Matthew Traynor - batteria
1. A Message To The Unknown (03:32)
2. Guys Like You Make Us Look Bad (03:55)
3. Higinia (02:46)
4. Could Tell A Love (02:51)
5. Rise Up (03:42)
6. Times Like These (04:07)
7. Pray (04:18)
8. With Eyes Wide Shut (02:54)
9. Wait For Tomorrow (03:25)
10. Black Rose Dying (04:04)
11. His Last Walk (10:33)
12. Rise Up (Acoustic Version) (04:11) (Bonus Track)
His Last Walk
Originari di Phoenix, Arizona, i Blessthefall si sono guadagnati, nel giro di pochissimi anni, la stima pressoché totale di tanti appassionati del settore. Questi non provengono del mondo dell’Hardcore, quanto piuttosto dagli ambienti Emo, dove la band americana accende ben più facilmente gli entusiasmi del pubblico. Ciò è evidente fin dal monicker stesso del gruppo, scritto volutamente senza spazi per seguire certi trend abbastanza discutibili degli ultimi tempi. Attivi soltanto dal 2004, i Blessthefall hanno già avuto la fortuna di condividere il palco con Underoath, Alexisonfire, As I Lay Dying e molte altre importanti band della scena Emo - Metalcore internazionale. In questi tre anni i ragazzi di Phoenix hanno cercato di raffinare il proprio stile, pubblicando due EP ed un full lenght, che ha permesso loro di esibirsi al Vans Warped Tour 2007. Uscito negli U.S.A. nell’aprile di quest’anno, His Last Walk è appunto l’album d’esordio dei Blessthefall, il quale arriva in Europa solo a fine agosto tramite la Ferret Music.
Presentato da una copertina leggermente diversa rispetto all’edizione statunitense, His Last Walk è un album che mescola elementi propri dell’Emo a sfuriate di stampo Metalcore. La proposta sonora, di conseguenza, non è delle più originali, anzi, essa rappresenta alla perfezione la tendenza musicale del momento. Se i Blessthefall hanno raggiunto un tale grado di popolarità fra i teenager di mezzo mondo non lo devono certo alle proprie capacità artistiche. Queste si limitano, infatti, ad una mera e banalissima operazione di scopiazzatura, eseguita in maniera del tutto strategica sia dal punto di vista musicale che per quanto concerne il look.
Se alcuni brani, fra cui l’iniziale A Message To The Unknown e la successiva Guys Like You Make Us Look Bad, sembrano poter trasmettere qualcosa di tutto sommato positivo, lo stesso non si può sicuramente dire dell’intero album. Troppe sono le canzoni prive di mordente e personalità, troppi i cliché in cui la band nordamericana cade miseramente. His Last Walk finisce presto con l’annoiare, a causa principalmente di un sound troppo banale e monotono. Le chitarre non mettono in evidenza particolari doti tecniche, il cantato si rivela quanto di più anonimo possibile e le scelte stilistiche non possono che sottolineare ulteriori lacune (specie nei brani più Emo oriented). Insomma, oltre a non offrire nulla di innovativo ed interessante, i Blessthefall non riescono nemmeno a svolgere il proprio compito con efficacia.
Sebbene abbia ottenuto un successo notevole all’interno della scena Emo statunitense, His Last Walk risulta una semplicissima accozzaglia di banalità, un cimitero di idee morte ancor prima di essere partorite. Basteranno pochi ascolti per rendersene conto, dopodiché His Last Walk verrà giustamente abbandonato in favore di materiale ben più valido. Almeno si spera.