- Mikko Heikkilä - voce, chitarra
- Tommi Muhli - chitarra
- Jarno Uski - basso
- Miika Hostikka - batteria
1. Outro
2. Better Alone
3. Silence So Loud
4. Dressed In White
5. Frozen Mile
6. The Burning Frame
7. Everything Ends
8. Unbreakable Calm
9. Far From A Dream
10. Eyes Of May
Seven Sins A Second
Continua il viaggio dei finlandesi Sinamore all’interno dei meandri del Gothic Rock perché dopo il timido debutto A New Day, disco davvero piatto e monotono per l’intera sua lunghezza, vede la propria pubblicazione il successore Seven Sins A Second, sempre targato Napalm Records.
Rispetto all’affrettato esordio, il capitolo discografico del 2007 appare più elaborato e vario nella sua forma, che ripercorre però con fedeltà i tradizionali canoni del Gothic Rock scandinavo, rappresentato in particolare da acts come Sentenced, HIM e The 69 Eyes.
Il sound si è sviluppato in modo più compatto, a tal punto che parecchie canzoni di Seven Sins A Second hanno un approccio più diretto ed impetuoso delle classiche composizioni del genere: la registrazione non è ancora perfetta e professionale come quelle delle bands sopra citate, ma si percepisce un miglioramento da A New Day.
Better Alone apre il platter dopo la breve Outro con i suoi incisivi riffs di chitarra, che costruiscono un tessuto mediocre e non del tutto efficace; si deve infatti aspettare Silence So Loud e Dressed In White per ritrovare l’anima gotica dei Sinamore, perché le due tracce sono strutturate ricalcando da vicino il timbro di Sentenced e Marble Arch. Le chitarre clean, capaci di realizzare disegni accurati ed atmosferici, sono accompagnate da una sezione ritmica densa e regolare, mentre la voce di Mikko Heikkilä emerge con il suo tono sicuro e coperto da una patina malinconica.
I chiaroscuri si sono inspessiti, così come le parti ricche di effetti, che plasmano aloni avvolgenti e cavalcate Gothic Rock di chiara derivazione Sentenced; rispetto al debutto, il song-writing ha subito notevoli miglioramenti, pur non riuscendo ancora ad eguagliare i grandi del genere: due evidenti dimostrazioni sono costituite da Frozen Mile, dotata di ritornelli squisitamente melodici e corali, e The Burning Frame, culmine qualitativo del disco per il suo ritmo incalzante e per la sua direzione inusuale.
Everything Ends invece si conforma totalmente agli stilemi delle innumerevoli bands che popolano il panorama finlandese con il loro gusto Gothic Rock e che hanno costituito negli anni una florida e proficua scena parallela al panorama Metal.
Pertanto Seven Sins A Second non aggiunge di certo novità nel già affollato ambiente Gothic scandinavo, ma raffigura un passo in avanti per la band capeggiata da Mikko Heikkilä; un pizzico di personalità in più avrebbe portato notevoli vantaggi all’evoluzione del platter, ma i Sinamore sono un giovane gruppo e il sound attuale fa trasparire buone potenzialità, che non dovranno essere vanificate.