- Mario Ronga - chitarra
- Massimo Ciampani - voce
- Adriano Cori - tastiera
- Dario Berardi - basso
- Daniele Pensa - chitarra
- Emiliano Nardecchia - batteria
Guests:
- Francesca Iacorossi - voce
- Livia Foglietti - violino
- Carmelo Orlando - voce su Distant Memories
1. Breeze Of My Heart
2. Overcome
3. Erased
4. No Sense Of Me
5. Sealed With A Kiss
6. The Last Illusion
7. Same Sequence
8. F.B.R.
9. Distant Memories
Dreams Are Distant Memories
La scena Gothic romana sta assumendo dei tratti sempre più originali e convincenti, perché la capitale è diventata il centro vitale di un gruppo di bands attive da tempo e capaci di proporre soluzioni uniche nel florido panorama europeo: parallelamente ai significativi esempi di Novembre e Klimt 1918 si presenta infatti anche il sestetto riunito sotto il moniker di Oblivio, che giunge nel 2007 alla pubblicazione del primo full-lenght Dreams Are Distant Memories per la My Kingdom Music. Registrato ai The Outer Sound Studios sotto la guida di Giuseppe Orlando (Novembre), l’album si compone di nove tracce che esplorano la società post-moderna nello specifico dell’interiorità degli individui: i sogni sono ricordi lontani quando non c’è spazio per l’analisi della propria personalità.
Gli Oblivio si mostrano assai preparati musicalmente ad affrontare una tematica così profonda, perché lo stile proposto è un connubio di Dark e Gothic, con qualche patina di Post-Rock che fa risaltare le melodie portanti; nata come cover band dei primi Katatonia, la formazione è notevolmente maturata negli anni e tracce come Overcome sono l’evidente testimonianza. Le chitarre clean tessono atmosfere eteree, mentre la voce riesce a variare il proprio timbro fino ad un penetrante growl che sarà apprezzato dagli amanti di Opeth e Novembre.
Il lento pianoforte sa conferire una magia particolare alla terza Erased, che si sviluppa in un delicato crescendo di emozioni, mentre la splendida voce di Francesca Iacorossi arricchisce una già coinvolgente No Sense Of Me, dal sapore Gothic Rock. L’eccezionale mix di Gothic e Post-Rock si ritrova anche nella sesta The Last Illusion, distesa nelle sue sezioni oniriche e cariche dell’influenza degli Anathema dei fratelli Cavanagh; i ritmi sono calmi, meditativi e capaci di trasferire un desiderio di riflessione nell’ascoltatore, perché l’incedere delle chitarre fa sorgere aperture melodiche di notevole spessore.
L’andamento si spezza in modo trascinante solo con la settima Same Sequence, un magnifico Dark Metal incentrato sugli aloni delle tastiere e sui costanti arpeggi della chitarra clean. La voce di Massimo Ciampani si mostra in tutta la sua estensione timbrica, costituendo un ulteriore punto di forza dell’act capitolino, vera rivelazione del 2007 italiano in campo Gothic. Da segnalare anche la conclusiva Distant Memories, tutta cantata in italiano, per la presenza di Carmelo Orlando dei Novembre alla voce e per il testo che chiude concettualmente l’album con il suo feeling struggente.
In definitiva gli Oblivio rappresentano una scoperta valida ed interessante per il panorama underground italiano, perché un’opera come Dreams Are Distant Memories riesce a collocarsi sulla stessa scia del sound dei Novembre, garantendo pura poesia nei testi delle canzoni. E ascoltando l’immenso finale di Distant Memories auspichiamo che questa qualità possa essere eguagliata nei lavori futuri degli Oblivio, perché l’Italia possa finalmente essere considerata alla pari rispetto alle altre realtà musicali europee e mondiali.