- Trevor Strnad - voce
- Brian Eschbach - chitarra
- John Kempainen - chitarra
- Bart Williams - basso
- Shannon Lucas - batteria
1. Everything Went Black (03:17)
2. What A Horrible Night To Have A Curse (03:50)
3. Virally Yours (03:02)
4. I Worship Only What You Bleed (01:59)
5. Nocturnal (03:13)
6. Deathmask Divine (03:37)
7. Of Darkness Spawned (03:22)
8. Climactic Degradation (02:39)
9. To A Breathless Oblivion (04:57)
10. Warborn (04:40)
Nocturnal
Nati in quel di Waterford (Michigan) nel 2000, i The Black Dahlia Murder sono riusciti, dopo appena due full length, ad entrare nella ristretta cerchia dei big del Metalcore mondiale, insieme a gruppi intoccabili quali Killswitch Engage, As I Lay Dying e Darkest Hour. Il merito di questo successo è dovuto innanzitutto ai diretti interessati: cinque ragazzi dall’attitudine scanzonata ed accomunati da un amore profondo verso tutto ciò che è horrorifico. E’ stato però con l’aiuto della Metal Blade Records che il nome dei The Black Dahlia Murder è arrivato così in alto. La label statunitense, infatti, ha garantito al gruppo produzioni sempre all’altezza della situazione ed un posto fisso nei migliori festival internazionali. I The Black Dahlia Murder non sono comunque gli unici ad aver raggiunto un tale successo in brevissimo tempo e starà proprio a loro dimostrare di meritare le attenzioni di stampa ed appassionati. Per ora al gruppo del Michigan non si può rimproverare assolutamente niente: intensa attività live in Europa e Stati Uniti, una media di un album ogni due anni e grinta da vendere. E’ con questi presupposti che giunge nelle nostre mani Nocturnal, terzo lavoro in studio della band di Waterford.
Introdotto dalla miglior copertina mai realizzata per il gruppo, Nocturnal prosegue sulla scia di Unhallowed e Miasma, riprendendo gli elementi principali dei due album e riproponendoli sotto una veste ancor più accattivante. Se la tendenza generale all’interno della scena Metalcore è quella di estendere la componente Metal del sound, i The Black Dahlia Murder non vanno certo controcorrente, arrivando ad incidere un disco più orientato verso il Black Metal che non al buon vecchio Hardcore (ascoltare To A Breathless Oblivion per credere). Una simile affermazione è dovuta innanzitutto al cantanto di Nocturnal: uno screaming lacerante e validissimo offerto dal singer Trevor Strnad, il quale non rinuncia comunque ad una buona dose di growling. L’alternanza fra i due stili vocali gioca a favore di Nocturnal, disco altresì quasi ostinato nel proporre le medesime soluzioni stilistiche. I The Black Dahlia Murder, d’altronde, non sono mai stati famosi per la propria varietà compositiva, quanto invece per una tecnica sopraffina e tanta caparbietà.
Nocturnal è il primo lavoro in cui compaiono, nelle fila della band statunitense, il bassista Bart Williams ed il drummer Shannon Lucas (ex All That Remains). Il loro lavoro è senza dubbio efficace, soprattutto per quanto riguarda il nuovo arrivo dietro alle pelli. Tanto per fare un esempio, i blast beat - altro elemento che lega saldamente Nocturnal al filone Metal - non sono frequentissimi, ma quando colpiscono lo fanno con irruenza ed incisività. L’affiatata coppia Eschbach - Kempainen alle sei corde si mette invece in evidenza durante le frazioni meno violente: in Deathmask Divine e Climactic Degradation i due axemen danno prova di straordinaria tenacia e velocità, arrivando addirittura ad utilizzare, in alcuni frangenti, lo stile noto come Shred, il quale davvero raramente rientra nei canoni dettati dal Metalcore. Fin dall’iniziale Everything Went Black, comunque, è evidente che si ha a che fare con un complesso votato all’aspetto musicale, a discapito di testi forse non così interessanti. Essi si rifanno, come già detto in precedenza, all’immaginario Horror, ennesimo fattore che ben poco a da spartire con l’Hardcore.
Nonostante una lunga serie di motivi renda il nuovo lavoro dei The Black Dahlia Murder un disco adatto quasi unicamente agli appassionati di Metal estremo (come del resto Unhallowed e Miasma), Nocturnal si rivela senz’altro il miglior capitolo della discografia del combo nordamericano. La produzione ha raggiunto livelli mostruosi, la tecnica è stata raffinata ulteriormente, il songwriting si è fatto più maturo e completo: a Nocturnal non manca proprio nulla per entrare a far parte delle migliori uscite di questo 2007 in materia di Metalcore.