Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- David Readman - voce, chitarra, tastiere
- Paul Logue - basso
- Alex Beyrodt, Gerald Sanger, Tommy Denander, Uwe Reitenauer - chitarra
- Eric Ragno, Gunter Werno - tastiere
- Dirk Bruinenberg, Chris Schmidt - batteria

Tracklist: 

1. Without You
2. Evil Combination
3. Take These Tears
4. Don't Let It Slip Away
5. No Peace For The Wicked
6. Long Way To Heaven
7. Wild In The City
8. Gentle Touch
9. Prisoner Of Shame
10. New Messiah
11. Over The Ocean
12. Love In Vain

David Readman

David Readman

A pochi mesi dall'ottimo In10sity con i suoi Pink Cream 69, il singer inglese David Readman esce con il suo primo ed omonimo lavoro solista, sempre accompagnato dai suoi compagni di squadra Uwe Reitenauer alla chitarra e Dennis Ward alla produzione, anche se la schiera dei collaboratori comprende altri nomi più o meno illustri, quali Paul Logue degli Eden's Cure, Alex Beyrodt dei Silent Force o Dirk Bruinenberg degli Elegy, oltre alla presenza del sempre più impegnato e richiesto chitarrista svedese Tommy Denander.
Che questo lavoro solista di Readman sia diverso dall'ultima release dei Pink Cream 69 lo si intuisce facilmente già dalla produzione pulita e robusta, che accantona del tutto quei modernismi legati ad un groove più pesante e ai riffoni potenti, preferendo invece dirigersi verso un più canonico melodic hard, dando così ampio risalto alla voce calda e potente del singer. Ne vien fuori quindi un sound più pulito e pompato, che di contro perde l'aggressività e quel mood più heavy e cupo che aveva invece caratterizzato il già citato In10sity.

L'opener Without You, in possesso di una buona melodia e di un bel chorus, mostra subito la buona vena melodica ed uno stile più addolcito, oltre alla magistrale interpretazione, tutte cose che caratterizzeranno un po' l'intero lavoro, infatti anche le varie Take These Tears, il cui inizio è molto simile a quello di Is This Love? dei Whitesnake, o Long Way To Heaven mantengono forti connotazioni melodic rock/AOR, risultando a tratti, pur se carine, un po' prevedibili e ad alto tasso zuccheroso. Va un po' meglio con Don't Let It Slip Away, presente anche in versione video come bonus track, che pur insistendo su un sound all'insegna della dolcezza e dell'eleganza, mostra una maggiore dinamicità.
Fortunatamente il lavoro sa anche essere vario, proponendo brani più cattivi e potenti come Evil Combination o la più cadenzata ed aggressiva No Peace For The Wicked, mentre si assiste ad una più decisa virata hard n' heavy con Wild In The City e Prisoner Of Shame, due pezzi elettrizzanti e carichi in cui risalta sempre la grande prova del singer, ma dove più spazio è concesso anche alle chitarre.
Molto ottantiana e caratterizzata da un buon uso di cori e tastiere Gentle Touch, mentre uno dei brani che maggiormente cattura e convince è certamente New Messiah, dalle atmosfere vivaci e gioiose, che si regge quasi interamente su una base di chitarra acustica e sulla calda e possente voce del singer, che invece si fa più sentita e graffiante nella buona ballad e closer Love In Vain, che grazie alla sua malinconica ed a tratti struggente linea melodica si può considerare il più riuscito dei brani lenti, se non altro per la sua capacità di non incappare in soluzioni troppo sdolcinate.

Readman si conferma un vocalist d'alto livello, oltre che compositore ispirato, ma nel complesso il suo primo lavoro solista si rivela in alcuni spezzoni quasi una valvola di sfogo per le sue eccelse doti canore, apparendo purtroppo privo del giusto feeling e dell'adeguato mordente. Un po' patinato, in alcuni momenti fin troppo edulcorato, l'esordio solista di Readman lascia comunque una buona manciata di ottimi brani, pur non riuscendo a piazzare il colpo da novanta.
 

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