Voto: 
6.2 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Sony
Anno: 
2007
Line-Up: 

- James "Noo" New - voce
- James "Tate" Arguile - chitarra
- Niall Buckler - basso, voce
- Oli Frost - chitarra, voce
- Gareth Jennings - batteria


Tracklist: 

1. Now Or Never (03:53)
2. Out Of The Question (04:32)
3. These Things Move In Threes (03:30)
4. She's Got You High (03:25)
5. Song B (04:08)
6. The Sick Deal (03:36)
7. Light Up This Room (03:54)
8. Starlight (03:29)
9. This Is Easy (03:32)
10. What Would Steve Do? (02:55)
11. Down Down Down (07:21)

Mumm-Ra

These Things Move In Trees

I Mumm-Ra fanno il loro esordio sulla scena con un colpo grosso: contratto con una major (Sony), primo full-lenght dopo qualche EP e tanta gavetta. Successo assicurato, aggiungiamoci, perché le loro magliette fanno da adeguato contrappunto al look Indie di questi tempi più efficace, in una Londra indaffarata e in continuo movimento.
Per questi giovanissimi ragazzi del Sussex brittanico, non c'è dubbio che si tratti del primo passo (importante) della loro carriera. Un disco, These Things Move In Trees, che sarà ricordato, per lo meno oltre Manica, come il disco più adatto a descrivere l'estate che lentamente volge al termine.

Indie Rock spensierato, senza troppi patemi ma con pochissimi tocchi di originalità: è la descrizione più adatta per la fatica di questi giovani musicisti. Mettiamoci un look studiato a tavolino, con una schiera di adolescenti innamorate e con gli ormoni in comprensibile subbuglio. E' il gioco del businnes, se vogliamo, che evidentemente continua a penetrare il mondo della musica, in maniera sempre più invasiva.
I Mumm-Ra si salvano in corner, con un full-lenght d'esordio dal sapore agrodolce, perché capace di alternare momenti sorprendentemente piacevoli ad altri di ordinaria musicalità che con la scena Indie non avrebbe nulla da spartire.
C'è la piacevolissima Out Of The Question, poco dopo l'apertura. E' singolo di lancio, premettiamo, ma è forse tra le cose più azzeccate di questo disco. La title-track successiva (These Things Move In Threes) non delude le attese. Cosa che, tuttavia, accade con She's Got You High, con la quale inizia a smarrirsi la brillantezza dell'incipit.

Quindi, è un rincorrersi di spunti lasciati a metà. C'è l'inascoltabile Song B, con un fastidioso scimmiottare i peggiori Kaiser Chiefs, mentre tocca a The Sick Deal risollevare le sorti di un disco fin qui deludente. Il resto? Light Up This Room è una delle due ballate di These Things Move In Threes, con un inizio di chitarra acustica sognante ed un finale eccessivamente virtuoso con ridondanza di archi che alla lunga finisce per stancare. Più movimentata è Starlight, sulla quale (con largo anticipo) cala il sipario sui Mumm-Ra in versione "esordio".
Si, perché il trittico finale ce la mette davvero tutta per rendere questo lavoro un primo passo davvero valido. Non ci riesce, perché la band pecca di inesperienza e forse gioca un po' troppo a strizzare l'occhio ai tanti soldi che comunque guadagnerà con These Things Move In Threes.
Consigliato per chi voglia ravvivare a tutti i costi questo finale di estate; ma, siamo certi, questo disco finirà presto nel dimenticatoio. La sufficienza c'è, alla fin fine, così come la speranza di vedere margini di miglioramento in futuro.


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