Voto: 
7.6 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Black Rain/Capture
Anno: 
1992
Line-Up: 

- Pierre-François Maurin-Malet
- Thierry Sintoni
- Sandy Casado

Tracklist: 

1. Suicided Youth
2. Dear Henry
3. Grandest Ilusion
4. Children Die In Silence
5. The Bird and The Fish
6. Candletown
7. Lost Cause
8. Wheel Of Cruelty
9. Cube:Like:People
10. Girls Of The Ninetie’s
11. Wheel, Wind And Wine
12. The Missing Friend

Rise and Fall of a Decade

Noisy But Empty

Se la Black Rain si permette di dedicare forze ed energia a ristampe, è segno semplicemente che la label gode di ottima salute e che il suo operato riscuote esiti decisamente positivi. Di qui la ricomparsa dei Rise and Fall of a Decade sulla scena europea non può che far piacere ai cultori delle sonorità goth più raffinate. La band parigina, venuta alla luce nell’aprile del 1988 – nel pieno della seconda generazione gothic/wave –, è emblematica di una particolare diramazione musicale dark, intrapresa prima dai pionieri inglesi della 4AD e reinterpretata subito dopo dalle band continentali proprio alla fine degli anni ’80. Il gruppo francese in particolare, il quale pubblicò la sua prima release nel 1990, dimostrò subito un’originale tendenza verso il cantautorato; caratteristica che implicò fortuitamente una netta differenziazione dalle produzioni ethereal, wave e dream/pop che giungevano a fiumi da oltre la Manica. L’esperienza della band proseguì così per dieci anni, fino a che nel 1998 il trio dell’Ile-de-France non sciolse il moniker, per risorgere sotto il marchio di Cube-Like-People.

E’ tra il 2005/6 poi che i tre – Thierry Sintoni, Pierre-François Maurin-Malet, Sandy Casado – decidono di tornare assieme per la registrazione di nuovi brani. Così si passa purtroppo dalla biografia alla cronaca recente, con la tragica morte del cantante e song-writer Maurin-Malet, successa proprio l’1 maggio scorso. Lo stesso mese il gruppo, ridotto a duo, firma l’accordo con la Ars Musica Diffundere/Black Rain per la ristampa di due classici: You Or Sidney (1994) e Noisy But Empty (1992).

Quest’ultimo in particolare rappresenta forse l’apice artistico toccato dal trio, forte di passaggi geniali di tastiera, intrecciati a spumeggianti riff di chitarra. Durante tutto lo sviluppo dei dodici brani, si possono percepire senza difficoltà tracce dei Cocteau Twins nelle venature ritmiche di chitarre; l’intelaiatura sonora ciononostante rimane decisamente concreta, fondata più sulla forza lirica di brani come Grandest Illusion o Cube:Like:People, che sull’impatto di espedienti atmosferici (presenti in The Bird And The Fish e The Missing Friend). La voce eterea di Maurin-Malet enuncia proprio in apertura una sorta di manifesto generazionale con Suicided Youth: un salto indietro nel disagio più cupo degli eighties. Altri capitoli interessanti sono la stravagante e onirica Lost Cause, ma soprattutto la malinconica e delicatissima Children Die In Silence. Il vocal femminile di Casado si staglia su una base di percussioni tribali, per un effetto generale di catarsi sopraffine e piacevole.
La poesia insomma scorre in abbondanza in questo disco: risultato dell’intreccio di un decennio di innovazioni gothic rock e della straordinaria capacità lirica ed immaginifica del compianto vocalist Pierre-François Maurin-Malet.

 

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