Band delineatasi all’interno della nostra scena musicale, La Menade è un quartetto romano esclusivamente femminile, che si è guadagnato una discreta fetta di successo grazie alla partecipazione alla colonna sonora di film che hanno ottenuto grande popolarità all’interno del pubblico giovanile, come Tre Metri Sopra Il Cielo e Ho Voglia Di Te.
Dopo il discreto successo del primo EP Conflitti E Sogni e numerose date live che le hanno portate ad ottenere una certa conoscenza in territorio nazionale, anche grazie al video di Maledetta Me! frequentemente trasmesso su Rock TV, le ragazze tornano con il loro primo full lenght, Male Di Luna.
Il disco vede delinearsi quelle che sembrano essere le due componenti del sound della Menade: quella semplice, veloce e rockettara, costruita mediante riff accattivanti, e quella più melodica e tendente al pop, tessuta dalle onnipresenti tastiere di Tanya, ricche di effetti e distorsioni; la voce di Tatiana, originale e molto versatile, funge da ponte tra questi due temi musicali, passando da vocals arrabbiati e sofferti a cori dolci e melodici che ricalcano in parte la musica pop italiana degli ultimi anni.

Purtroppo, la produzione privilegia di gran lunga la seconda scelta, con una presenza decisamente eccessiva delle tastiere che purtroppo finisce per sminuire la buona soluzione adottata dalla band; una band che pur seguendo un suono decisamente easy listening dimostra di avere buone qualità in fatto di songwriting, in particolare nella ritmica, che assume grande rilevanza in brani come Senza Far Rumore e La favola (Im)perfetta, e nei testi psichedelici e contorti. Le melodie di chitarra e tastiera suonano invece a tratti un poco banali, pur essendo accostate in modo intelligente per ottenere un risultato particolare che spazia da atmosfere dolci a parti più negative ed aggressive, caratterizzate da un suono moderno e metallico.
Il fattore che penalizza maggiormente la riuscita del disco è però l’eccessiva lunghezza, che rende l’ascolto piuttosto pesante, tenendo presente che abbiamo di fronte pezzi dalla struttura piuttosto basilare e non troppo differenti l’uno dall’altro; si delineano così nel corso del disco alcuni brani riusciti e rappresentativi, come il singolo Maledetta Me!, cha riassume in modo efficace il sound della band, Senza Far Rumore, coinvolgente nelle sue contorsioni dark che lasciano spazio a cori accattivanti, o Danza Nel Buio, scelta come colonna sonora del già citato film Ho Voglia Di Te, molto riuscito nella sua atmosfera struggente, che però appiattisce in parte le potenzialità della band di fronte ad un brano ripetitivo e molto semplice. A fianco di questi troviamo però diversi pezzi riempitivi e piuttosto banali, in cui non basta l’inserimento di particolari inserti di synth per garantire una buona riuscita.

L’impressione che si ha alla fine di questo Male Di Luna è che La Menade sia una band dalle ottime potenzialità, che però non è ancora in grado di sfruttarle a pieno a causa di un’immagine un poco sempliciotta che si abbassa ad accontentare i gusti, non di certo qualitativamente ricercati, che prevalgono all’interno della scena musicale canonica italiana. Per fare di meglio bisogna osare di più, per adesso non ci siamo ancora.