Nome quanto mai ricorrente in questo periodo, Michael Thompson ha prima dato il suo piccolo contributo al primo album della coppia Frederiksen/Denander, per poi rendersi protagonista del progetto TRW insieme a Robinson e Williamson in Rivers Of Paradise, ed ecco che contemporaneamente all'uscita di questi due album viene ristampato, dietro iniziativa della Frontiers, un suo vecchio quanto ottimo album di AOR west coast che aveva visto la luce nel lontano 1989.
How Long fu il primo ed unico album rilasciato dalla Michael Thompson Band, che già dal monicker lascia facilmente intuire chi fosse l'unica mente del gruppo, e che vedeva al microfono il cantante dei semisconosciuti Strand Rick Calhoun, oltre la partecipazione alle backing vocals di Bobby Kimball, ex singer dei Toto, e John Elefante, ex singer dei Kansas che in quegli stessi anni era impegnato con la sua christian/AOR band Mastedon, con la quale diede alla luce due ottimi lavori quali It's A Jungle Out There e Lofcaudio, mentre a completare le illustri e proficue collaborazioni si contano anche le presenze di Brett Walker, Jeff Paris e Mark Spiro in fase di song-writing.

Si apre in pieno stile anni '80 con Secret Information, brano particolarmente radiofonico e pop-oriented, non si dimentichi infatti che Thompson nella sua lunga carriera ha collaborato con molti artisti che da sempre si sono mossi in ambiti pop come Cher, Madonna, Celine Dion o Michael Bolton, segue la lunga e nostalgica Give Love A Chance, che riporta all'AOR più intimista di artisti solisti quali Richard Marx e Brett Walker, 1000 Nights è invece più pimpante ma sempre melodica, dalle forti venature pop e tipicamente anni '80, mentre è puro e cristallino AOR con Wasteland, in cui grandi protagonisti sono il cantante ‘Moon' Calhoun ed il tastierista Schreiner.
Never Stop Falling è rilassata e raffinata, arriva poi l'ottima accoppiata Can't Miss e Gloria, due dei brani migliori in possesso di linee melodiche avvincenti e cori pieni ed efficaci, in cui si assiste ancora una volta all'ottima prova canora di Calhoun, ai provvidenziali inserti tastieristici di Schreiner ed al vincente guitar-work di Thompson, mentre la seguente Stranger, anch'essa una pregevole song di melodico rock in possesso di bei refrain ed ottimi solos, conferma questa parte centrale del disco come la più ricca e soddisfacente. Baby Come Back torna a ripercorrere sonorità sempre in bilico tra l'AOR ed il pop degli ‘eighties', mentre l'onere di chiudere l'album tocca alla title-track How Long, le cui stupende ed avvolgenti melodie ne fanno un altro bel brano in pieno stile Toto di quest'album che valeva veramente la pena riportare alla luce e riscoprire, ed a rendere ancor più appetitoso il piatto sono state inserite anche tre bonus track, che si mostrano alla stessa altezza delle altre, infatti Right To Be Wrong, la più pop-oriented delle tre, la closer Wheelchair e soprattutto la bellissima Love Goes On sono altri tre brani in grado di ingolosire tutti gli appassionati del rock melodico.

How Long è solo uno dei tanti buoni lavori di rock melodico venuto fuori negli anni '80, periodo particolarmente fecondo per questo genere, a tratti carente di mordente ma spesso piacevole, che si rifà principalmente a quel tipico modo più personale ed intimista di interpretare tali sonorità, un modo di fare pop/rock portato avanti da validi artisti come Richard Marx, Michael Bolton o Brett Walker, dove melodie raffinate e patinate di rock adulto convivono con accentuate e per niente nascoste venature pop.