Jamie St. James – Voce
Joey Allen – Chitarra
Erik Turner – Chitarra ritmica
Jerry Dixon – Basso
Steven Sweet – Batteria
1. Devils Juice
2. Dirty Jack
3. Bourbon County Line
4. Hell, CA
5. Angels
6. Love Strikes Like Lightning
7. Glimmer
8. Roller Coaster
9. Down in Diamonds
10. Velvet Noose
11. Roxy
12. Good Times
Born Again: Delvis Video Diaries
Ed è così che i celeberrimi Warrant ritornano nella scena musicale, dopo molti anni di silenzio.
Difatti questa band, che appartiene al filone del periodo hard rock anni '80-'90 e ottenne al tempo enorme successo, che declinò dopo l'affermazione del grunge e dell'heavy metal, uscendo tuttavia con due dischi di platino ed uno d'oro.
Ed ora, sfornando un album di vecchio stampo, confermano che non hanno intenzione di cambiare stile. Un tentativo di farci sentire un po' di nostalgia? L'intenzione non è affatto malvagia, ma forse, per coloro che hanno già avuto modo di ascoltarli nel loro periodo più florido, questo non sembrerà uno dei ritorni più felici. Ma rappresenta già un buon inizio per una rinnovata carriera che potrebbe in futuro dare buoni risultati (anche se non possono ormai certo sperare di avere il successo che ebbero in passato). Della formazione originale manca all’appello soltanto il carismatico Jani Lane sostituito prontamente dall’altrettanto valente Jamie St. James, che grazie al suo impegno non fa sentire eccessivamente la mancanza del vecchio singer, anche se alcuni non potranno farne a meno.
Tutte le tracce del presente DVD sono tratte dall’omonimo album, Born Again, riprese tutte durante un concerto. La produzione musicale non è sicuramente tra le più eccelse, ma in certi punti riesce comunque a trovare sbocchi interessanti, in cui si alternano pezzi di hard rock classico e ballate rock anni ‘80. E’ il caso di citare a titolo di esempio Down in Diamonds, Angels, Devils Juice e Velvet Noose. La varietà musicale (sempre nell’ambito del genere, ovviamente) di certo non manca, a parte in alcuni punti; quel che manca invece è una varietà nelle sequenze filmate: per tutti i 12 brani la scenografia non cambia di un accenno, sempre nello stesso palco, le telecamere sono sempre le medesime e i componenti della band non si impegnano molto a vivacizzare l’azione, eccetto il nuovo cantante che invece tenta in qualche modo di essere coinvolgente. Aggiungere alcuni fotogrammi a tema durante i video riesce ad dare un piccolo contributo alla eterogeneità. Comunque, nel complesso, la sensazione di sentirsi dentro quell’atmosfera che dominava la scena musicale e i concerti di quegli anni questi cinque riescono a trasmetterla in un modo o nell’altro, il che va solo a loro merito. Non guastano affatto i contenuti extra che fanno da contorno al DVD (nonostante ritenuti d’obbligo), anche nella loro parsimonia, in cui vengono mostrati diversi momenti e ricordi della band.
In conclusione, come giudizio sommario, Born Again si attesta a livelli piuttosto discreti, ed è un lavoro che non ha il suo punto debole nei contenuti in sé, quanto invece nella povertà dei contenuti; un prodotto che di certo non eccelle per la sua originalità, ma che punta forse più sulla tradizione: sicuramente un’iniziativa valida, che poteva tuttavia essere sicuramente maggiormente valorizzata inserendoci magari qualche cosa di più, dopo un così lungo periodo di assenza.