Nati nel settembre 2005 a Pordenone, gli Esequie si presentano come una delle band Metal più interessanti dell’underground italiano. Il genere scritto in alto, ovvero Death Metal, diventa limitativo quando si parla di questa band: il gruppo capitanato da Craine (chitarra e voce), infatti, crea un perfetto connubio tra Death, Black e Thrash, molto influenzato da diverse formazioni metal friulane e della zona.

Dopo soli cinque mesi dalla formazione della line-up definitiva, la band registra nella soffitta di un amico il suo demo di debutto: Funeral Devastation.  Il prodotto finito è un piatto prelibato per tutti gli amanti del Metal estremo: gli Esequie confezionano cinque canzoni esplosive, violente e che riescono a raccogliere tutte le singole influenze dei componenti. Ma analizziamole una alla volta.

Si parte subito alla grande con Epidemy, pezzo tiratissimo e impreziosito da alcuni riff davvero notevoli. L’acceleratore è premuto al massimo, la band fornisce una prova collettiva egregia: i suoni sono ben calibrati e ogni singolo strumento si percepisce molto bene. D.D.D. (Death Destiny Division) si presenta come una delle canzoni più feroci del platter, dalle sfumature Thrash molto marcate. Inutile dire che è un piacere ascoltare i frutti (già così maturi) di una band così giovane, ma nello stesso momento perfettamente a suo agio. A seguire le più blackeggianti 4 Minutes Before Eternity e la bellissima In Decemberside Of Life, che ci mostrano degli Esequie senza compromessi e onestissimi nella loro proposta sonora. A chiudere il disco l’anthem Killed In A Dream, una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un secondo all’altro.

In definitiva il demo degli Esequie si scaglia di prepotenza nel calderone di uscite estreme migliori del 2006, facendo ottenere alla band un discreto successo a livello locale. Il voto discreto è totalmente guadagnato, anche perché (elemento da non trascurare) si sta parlando di una band di diciottenni.