- Rozz Williams - voce
- Valor Kand - chitarra
- David Glass - batteria
- Gitane DeMone - tastiere, cori
- Constance Smith - basso
1. Awake At The Wall
2. Sleepwalk
3. Drowning
4. Blue Hour
5. As Evening Falls
6. Androgynous Noise Hand Permeates
7. Electra Descending
8. Cervix Couch
9. This Glass House
10. The Fleeing Somnambulist
Catastrophe Ballet
Dopo la considerevole influenza che il debutto Only Theatre Of Pain aveva generato negli ambienti gotici americani, debitori del clima della Londra Post-Punk del passaggio tra Settanta e Ottanta, Rozz Williams decise di continuare sulla scia tracciata, inserendo comunque elementi innovativi nella seconda uscita Catastrophe Ballet. Tale pubblicazione sarà destinata a rimanere il capolavoro musicale della storia dei Christian Death, simbolicamente inferiore all’esordio del 1982, ma carico di soluzioni geniali ed inedite al panorama americano.
Il miscuglio di Horror Punk e Gothic che aveva grezzamente permeato Only Theatre Of Pain diventa qui più raffinato e strutturato, grazie ad un apporto più significativo degli acidi effetti di organi e chitarre e grazie al cambiamento vocale adottato da Rozz, non più legato alla pronuncia di monotone litanie, ma votato ad un cantato più espressivo.
Dopo l’introduzione atmosferica di Awake At The Wall, sempre carica di significati religiosi nascosti, Sleepwalk abbaglia l’ascoltatore, incalzandolo con il suo Post Punk spinto e memore degli insegnamenti dei Bauhaus e della scuola Punk/Dark londinese.
Più soffusa nel suo incedere gotico è The Drowning, che lascia tuttavia aperti diversi spiragli di luce, assai impensabili dopo la realizzazione di Only Theatre Of Pain: il basso e la chitarra distorta tessono linee di sottofondo che trasportano mestamente l’ascoltatore a The Blue Hour, lenta e priva di notevoli mutamenti interni perché distesa e basata totalmente sull’approccio di Rozz.
Ciò che appare evidente è la tendenza a riscoprire stili diversi e apparentemente lontani dagli stilemi di Only Theatre Of Pain: sembra che Lou Reed si fonda con David Bowie sul piano musicale, mentre un fascino morboso verso avanguardie come Surrealismo e Dadaismo comincia a farsi strada nella personalità di Williams.
Androgynous Noise Hand Permeates è l’emblema di questo passaggio di mentalità, sebbene duri solamente poco più di un minuto: Electra Descending infatti subentra con l’oscurità e la melodia tipiche della Wave più malata e tormentata, seguita da vicino da una statica ed impassibile Cervix Couch, dedicata a rimarcare aloni introspettivi e minimalisti.
E se The Glass House farà ritornare indietro alla seconda Sleepwalk, The Fleeing Somnambulist sarà l’inno del minimalismo musicale, per il suo feeling Noise che spegne Catastrophe Ballet in modo fastidioso ma velato.
L’apporto rilevante di Valor Kand alla chitarra conferisce al disco quel tocco romantico che lo differenzia da qualsiasi altra opera dei Christian Death e l’accompagnamento a tratti tribale della batteria fa esprimere l’anima primitiva che si cela in Williams e che spesso si è manifestata nella videografia della band. Tuttavia, dopo la pubblicazione del disco, i Christian Death non trascorsero una fase felice della loro carriera, perché i contrasti all’interno della formazione e all’esterno si alimentarono progressivamente: Constance Smith abbandonò la band appena dopo le registrazioni, mentre parte dell’opinione pubblica continuò a collegare il nome di Williams alle parole “satanismo”, “perversione” e “trasgressione”. Ciò non frenò il successo dei Christian Death che, approdati in Inghilterra, riuscirono ad assicurarsi un vasto pubblico di cultori del genere e ad influenzare gruppi emergenti del panorama locale, quali i Sex Gang Children e gli Specimen del celebre locale londinese Batcave.