- Alison Moyet - voce
- Vince Clarke - tastiere
1. Don't Go (03:11)
2. Too Pieces (03:14)
3. Bad Connection (03:21)
4. I Before E Except After C (04:42)
5. Midnight (04:23)
6. In My Room (03:54)
7. Only You (03:14)
8. Goodbye 70's (02:36)
9. Tuesday (03:22)
10. Winter Kills (04:04)
11. Bring Your Love Down (Didn't I) (04:42)
Upstairs At Eric’s
Alison Moyet è una giovane e talentuosa cantante residente nell’Essex. Ha già militato in numerosi complessi della zona, dimostrando più volte le sue ottime capacità vocali; quello che manca ad Alison per raggiungere il successo è una certa visibilità a livello nazionale. Nel 1981 le si presenta un’occasione unica: Vince Clarke, principale compositore dei Depeche Mode, decide a sorpresa di lasciare la propria band e chiede alla Moyet di entrare a far parte del suo nuovo progetto, gli Yazoo. Detto, fatto: arrivano prontamente il contratto con la Mute Records (stessa etichetta dei Depeche Mode) ed il conseguente successo commerciale. Il singolo Only You raggiunge in breve tempo la seconda posizione nelle chart inglesi, spianando al combo la strada verso la popolarità. Vince sa il fatto suo in materia musicale e capisce che bisogna sfruttare il momento favorevole. Ecco che perciò, dopo un secondo singolo, viene subito pubblicato il primo full lenght del giovano duo inglese: Upstairs At Eric's.
L’album mette in mostra quelle che, probabilmente, sarebbero le sonorità tipiche dei Depeche Mode se Vince non avesse deciso di abbandonare Dave e compagni. La scelta di Clarke, dice il diretto interessato, fu dovuta al fatto che i quattro non andassero particolarmente d’accordo riguardo le scelte stilistiche. Con gli Yazoo il musicista inglese può dare quindi libero sfogo alla propria creatività, optano per soluzioni vicine al Synth Pop di Speak & Spell. Ciò che rende particolarmente appetibile Upstairs At Eric's è però la splendida voce di Alison Moyet, una voce talvolta paragonabile a quelle delle migliori cantanti Blues. Già il fatto che dietro al microfono si trovi una donna contraddistingue il notevolmente sound degli Yazoo, se poi vengono analizzate le indiscutibili qualità tecniche di Alison si capisce perfettamente perché Upstairs At Eric's abbia raggiunto il secondo posto nelle classifiche britanniche, oltre ad essere divenuto in breve tempo disco di platino.
Il connubio artistico fra Clark e la Moyet dà i suoi frutti fin dall’iniziale Don’t Go, un brano orecchiabile, molto diretto e contrassegnato da musicalità vicine alla Dance. Il singolo perfetto. Il disco offre comunque canzoni ben più articolate ed interessanti, come per esempio Midnight, dove la cantante inglese sottolinea nuovamente le proprie capacità, e I Before E Except After C, che ci ricorda ancora una volta quanto fosse importante l’innovazione sonora durante quel magico periodo. Orientante verso lidi maggiormente commerciali sono invece Only You, struggente ballata dalle forti tinte malinconiche, Tuesday, brano non presente nella versione americana dell’album, e Bring Your Love Down (Didn't I), che con il suo incedere deciso e le sue linee vocali ricorda a tratti i Duran Duran di Simon Le Bon. Particolarmente suggestiva è poi Goodbye 70's, quasi un manifesto del Synth Pop, canzone che esplica il pensiero di un’intera generazione, la ferma volontà di chiudere con gli anni settanta e la loro inutile violenza.
Yazoo: un nome oggi poco noto, ma che all’epoca dell'uscita di Upstairs At Eric's - e del successivo You And Me Both - fece scalpore in terra britannica. Questo disco rappresenta il secondo traguardo nella carriera Vince Clarke, un musicista a dir poco straordinario se si considera la quantità di hit da lui scritte e composte. Se da parte loro i Depeche Mode scelsero strade più oscure, gli Yazoo proseguirono invece il discorso intrapreso da Clarke con Speak & Spell, del quale Upstairs At Eric's sembra, a tutti gli effetti, la natura prosecuzione.