Superstar Car Wash, quarto album in otto anni, esce nel 1993 e segna con molta probabilità la vera svolta commerciale dei Goos, ancor prima del più noto e ricordato A Boy Named Goo, l'album che nel 1995 diede loro notorietà prima del successo planetario di Dizzy Up The Girl, infatti il sound del trio di Buffalo pare abbandonare quasi definitivamente gli stilemi punk degli esordi senza però rinunciare minimamente a quella carica che sempre sono stati in grado di trasmettere con la loro musica. Il fatto che gruppi come Husker Du e soprattutto The Replacements siano diventati il loro principale punto di riferimento è dimostrato dal fatto che Paul Westerberg in persona intervenga a scrivere i testi di We Are The Normal e So Far Away, due fra i pezzi più belli del presente disco, il primo in particolare è una favolosa ballata acustica che si può certamente considerare uno dei brani più belli, sottovalutati e poco noti della loro intera discografia, in possesso di una toccante e nostalgica melodia e di un passo cadenzato, ed anche il secondo, pur meno buono e posto a chiusura dell'album, è un bel pezzo energico, dinamico e dall'incedere brioso.

In realtà il quarto studio album di Rzeznik e compagni presenta il giusto piglio fin dall'iniziale Fallin' Down, pimpante ed allegra, mentre sempre meno spazio viene concesso al bassista Takac dietro il microfono, che con la sua voce stridente e particolare si fa notare nelle più punkeggianti Lucky Star e Don't Worry, intervallati da Cuz You're Gone, grintoso e melodico pezzo da cui ampiamente emana tutta la carica e l'energia tipiche del loro sound. Come melodica ed energica è anche Girl Right Next To Me, canzone quasi hard-oriented, molto orecchiabile e di facile presa, invece alcuni pezzi veloci e brevi, quali Domino e String Of Lies, quest'ultimo duettato da Rzeznik e Takac, sembrano ricollegarsi alle precedenti musicalità della band di Buffalo, mostrando però una maggior personalità, mentre la edulcorata Another Second Time Around sembra un po' stonare all'interno di questa scaletta, nonostante qualche cambio di tempo che la rende certamente più interessante quando si alzano i ritmi. Meglio pezzi più grintosi ed incisivi come la seguente Stop The World o On The Lie, che possono puntare anche su avvincenti ritornelli, o pezzi più briosi e punkeggianti come Already There e Close Your Eyes, anche se l'album alla lunga rischia di risultare un po' ripetitivo, specie nella sua parte finale.

We Are The Normal è un'autentica perla che da sola basta a far elevare l'appetibilità di Superstar Car Wash, accompagnato poi da altri pregevoli brani, Fallin' Down, Cuz You're Gone e Girl Right Next To Me su tutti, ma nell'insieme l'album mantiene e conferma quanto già fatto vedere nel precedente Hold Me Up, rispetto al quale però presenta un taglio più commerciale ed ancor più lontano dagli esordi punk, assestandosi quasi definitivamente nel limbo dell'alternative rock.