1. Space Shuttle Rock n’Roll
2. Electric Chair Boogie
3. Memphis Moon Rock
4. Halloween
5. Ghoul Party
6. Hot Dog Rock
7. King Of The Jungle
8. Psycho Hotel
9. Rockabilly Spooky 2000
10. Sideburn Boogie
11. Greased Ghoul Rock
12. Beast 666
13. Gene’s Guitar Bit
14. Punk Rod
15. Fright
16. Zorch Boogie
17. Night Caller From Outer Space
18. Frankenstein Hop
19. The ballad Of Teenage Strangler
20. Rock n’Roll Tonight
21. All Night Long
22. Happy Nightmare
Greased Ghoul Rock
Il cattivo gusto, vuoi per una certa eccentricità, vuoi per attirare l’attenzione, ha da sempre spopolato nel mondo del rock; tuttavia, si rimane comunque stupiti quando ci si trova davanti a personaggi come Gene Crazed, chitarrista e cantante di Foggia, eterno nostalgico del più puro, rozzo e primitivo rockabilly. Dopo una prolifera carriera musicale che lo ha visto fondatore della prima band italiana Trash And Roll composta da pseudo-wrestler mascherati, i Superarges, nonché di numerose band rockabilly e ispirate dalle colonne sonore di B-movies horror, Gene arriva sulla scena con un look a dir poco improbabile, che va oltre i limiti del peggior kitch.
Con il solo aiuto della sua inseparabile chitarra, Gene confeziona la bellezza di ventidue brani di rockabilly arricchito da a dir poco originali elementi orrorifici, quasi totamente contraddistinte da una registrazione indecente, presumibilmente voluta, e decantata in copertina con geniale ironia come “Original Crypt-A-Billy Recordings”, che ci regala alti e bassi di volume, voce a tratti inudibile e suoni sporchi, che talvolta si rivelano provvidenziali riparando le nostre orecchie da terribili dissonanze e stonature.
Ironia, follia e insensatezza dominano lo svolgersi del disco, che comprende perle probabilmente mai concepite come Ghoul Party, brano rockabilly cantato con voce spettrale, la terribile e grottesca Beast 666, e Night Caller From Outer Space, geniale pezzo di rock n’roll fantascientifico.
L’apice del nonsense si raggiunge comunque senza dubbio in Frankenstein Hop, dove ruggiti gutturali si sovrappongono alla classica base rockabilly, e in Happy Nightmare, ballata folk dove si alternano urla e coretti; un applauso va anche alla scelta dei titoli, anch’essi geniali nella loro demenza (vedi oltre ai già citati capolavori come Hot Dog Rock o il titolo stesso del disco, Greased Ghoul Rock).
Dovendo fare un bilancio finale, non si può non riconoscere l’originalità di Gene Crazed, il cui disco si basa sul principio del “prodotto di serie B”, apprezzato dagli appassionati proprio in quanto grottesco ed insensato; detto questo, Greased Ghoul Rock rimane un disco per pochi “eletti”, che però non mancherà di divertire chiunque lo ascolti o si limiti anche solo a guardarne la copertina.
Vogliano dunque gli ammiratori perdonare il voto, che si attiene solamente alla terribile qualità musicale del disco.