- Mark Knopfler - voce, chitarra solista
- Hal Lindes - chitarra ritmica
- Alan Clark - tastiere
- John Illsley - basso
- Pick Withers - batteria
Additional:
- Mike Mainieri - vibrafono e marimba in Private Investigations e Love Over Gold
- Ed Walsh - sintetizzatore
1. Telegraph Road
2. Private Investigations
3. Industrial Disease
4. Love Over Gold
5. It Never Rains
Love Over Gold
Dopo il clamoroso successo del precedente Making Movies, che peraltro seguiva a due ottimi lavori come l'esordio prodotto da Muff Winwood, fratello del più celebre Steve, e Communiquè, c'era grande attesa per la nuova uscita dei Dire Straits, che nel 1982 si presentarono con una copertina (in cui un lampo irrompe su un cielo scuro e nuvoloso) che perfettamente si addiceva a quel sound dall'atmosfera rarefatta e piovosa che interamente pervadeva il platter in questione.
Nel frattempo era pure cambiato qualcosa, infatti dopo la positiva esperienza con il tastierista Roy Bittan, in prestito dalla E.Street Band del ‘boss', arrivano due nuovi elementi a completare la line-up, il tastierista Alan Clark e l'americano Hal Lindes alla seconda chitarra, i quali non poco contribuiscono alla nuova direzione stilistica, che vede appunto un maggior uso delle tastiere nell'accompagnare la principale ed assoluta protagonista, che rimane sempre la Stratocaster di Knopfler, tanto che il trademark di casa è sempre inconfondibile, con rock n'roll, blues e country che rappresentano solo il punto di partenza per costruire cinque lunghi brani decorati da meravigliosi passaggi strumentali in cui dar risalto alla superba performance del guitar-hero. La produzione fu curata dal solo Knopfler, scelta obbligata dovuta ai dissapori con la casa discografica, che avrebbe voluto una direzione più commerciale per proseguire il successo del precedente Making Movies.
Love Over Gold si apre con una fra le più belle composizioni degli straits, vale a dire la lunghissima ballata Telegraph Road, brano che parte in sordina, tra il cantato sommesso e roco e la dolce melodia della tastiera e della chitarra, per acquistare progressivamente ritmo e mordente fino a sfociare in quel monumentale e tempestoso ‘tour de force' chitarristico di oltre quattro minuti che caratterizza l'intera parte finale del brano, segue Private Investigations, pezzo particolarmente sperimentale rispetto agli standard della band, rarefatto e dai toni desolati e rinunciatari sorretti dalle chitarre, fin quando non irrompe il successivo intervento del basso a preannunciare una lunga parte strumentale e creare un'atmosfera più tesa. Industrial Disease è un pezzo ironico che tratta dei possibili disastri industriali, infatti è l'unico dei cinque a muoversi su toni più spensierati ed allegri dando vita così ad un frizzante rock n'roll, ma soprattutto è in buona parte affidato alla tastiera, arriva adesso la meravigliosa ballata Love Over Gold, e torna protagonista la chitarra acustica di Knopfler ed il suo cantato pacato e caldo, capaci di ricreare una commovente e dolce melodia, in cui intervengono anche vibrafono e marimba suonati da Mainieri, cosa peraltro già sentita in Private Investigations, si chiude infine con It Never Rains, altro bellissimo e dolce brano dal forte sapore country, rasserenante come un arcobaleno dopo la pioggia.
Pur non ottenendo lo stesso enorme successo del suo predecessore e pur rivelandosi meno immediato, perché più elaborato, prolisso e scuro, Love Over Gold riuscì ugualmente a vendere oltre dieci milioni di copie ed è da considerare una delle vette più alte toccate dai Dire Straits.