- Travis Shettel - voce, chitarra e pianoforte
- Aaron Stuart - chitarra
- Andrew Bonner - basso
- Lucian Garro - batteria
1. Opener (02:54)
2. Friend Of Mine (02:34)
3. Don't Tell Me Nothing (02:23)
4. There's Always Something Better To Do (The Strutter) (03:06)
5. Strangers (03:05)
6. Oh, The Congestion (02:29)
7. Shark Attack (03:43)
8. On And On (03:22)
9. Getting Mugged And Loving It (03:13)
10. Life On The Farm (03:02)
11. Nature Wins (02:57)
12. Roll On (05:53)
Accidental Gentlemen
Partiti nel 1994 come Hardcore band, i Piebald rappresentano attualmente uno fra i complessi più attivi della scena Indie nordamericana. Nel corso degli anni la band originaria del Massachusetts (ma ora divisa fra Los Angeles e Boston) ha saputo evolversi, mutare palle, sfruttare, perché no, anche i trend più vantaggiosi al fine di acquisire popolarità. Gli sforzi dei Piebald danno comunque i loro frutti nel 2004, quando la band firma per la SideOneDummy Records di Joe Sib e Bill Armstrong e partecipa al Wans Warped Tour, una tappa quasi obbligata per ogni gruppo Rock statunitense che si rispetti. Il 2007 vede infine l’uscita di Accidental Gentlemen, il terzo ed attesissimo full lenght prodotto con la SideOneDummy.
I Piebald di Accidental Gentlemen dimostrano grande carica ed una buona dose di creatività, sapendo amalgamare perfettamente sonorità Indie ad uno spirito assolutamente Rock ‘N’ Roll. Già dall’iniziale Opening ci si rende conto di come la band americana sappia pungere grazie ad un riffing molto graffiante, ma al tempo stesso sia capace di coinvolgere l’ascoltatore in un irresistibile vortice di melodia. Nella successiva A Friend Of Mine, questo “contrasto” viene enfatizzata dall’utilizzo di un pianoforte, mentre in On And On si respira quasi un sound diverso, senza dubbio piacevolissimo.
Le tracce sono tutto piuttosto brevi (raramente sopra i quattro minuti) e hanno perciò connotati sonori molto diretti, apprezzabili fin dai primissimi ascolti. Questo da un lato può essere vantaggioso, in quanto risulta facile lasciarsi travolgere dalle varie canzoni che compongono Accidental Gentlemen; d’altro canto, però, il disco rischia di annoiare in breve tempo, rivelandosi alla lunga semplice e piuttosto lineare. L’album alterna frazioni più animate e capitoli dove il sound si fa meno energico con buoni risultati, specialmente quando le chitarre di Travis e Aaron decidono di pungere a modo loro (vedi l’assolo di There's Always Something Better to Do (The Strutter)).
Essenzialmente, Accidental Gentlemen è un lavoro che gli appassionati del genere senz’altro gradiranno, un prodotto capace di soddisfare i palati di una buona fetta di ascoltatori. Oltre a ciò l’album non offre poi molto, presentando oltretutto caratteristiche affini a molti altri dischi del panorama Indie usciti di recente.