Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Kip Winger - voce, basso
- Reb Beach - chitarra
- John Roth - chitarra
- Cenk Eroglu - tastiera
- Rob Morgenstein - batteria

Tracklist: 

Disc 1:
1. Madalaine
2. Hungry
3. Seventeen
4. State Of Emergency
5. Time To Surrender
6. Hangin' On
7. Headed For A Heartbreak
8. Only Love
9. Can't Get Enuff
10. Loosen Up
11. Miles Away
12. Easy Come Easy Go
13. Rainbow In The Rose
14. In The Day We'll Never See
15. Under One Condition
16. Little Dirty Blonde
17. Star Tripper
18. You Are The Saint I Am The Sinner
19. In The Heart Of The Young

Disc 2:
1. All I Ever Wanted
2. Skin Tight
3. Someday Someway
4. Never
5. Blind Revolution Mad
6. Down Incognito
7. Spell I'm Under
8. Hour Of Need
9. Junk Yard Dog
10. Lucky One
11. Like A Ritual
12. In For The Kill
13. No Mans Land
14. Who's The One
15. Written In The Wind
16. Until There Was You
17. Without Warning
18. Give Me More

Winger

Demo Anthology

Dopo il ritorno dello scorso 2006 con IV, gli hard-rockers Winger capitanati dal bassista e cantante Kip Winger, che fondò la sua creatura nel 1987 dopo aver lasciato la band di Alice Cooper, tornano con una quanto mai completa ed antologica raccolta dei loro brani, che rispetto a quelli da noi già uditi nelle loro varie uscite hanno la particolarità di essere tutti proposti nella versione demo, cosa questa che prende visibilmente forma in una produzione più scarna e grezza che comunque non intacca la qualità delle varie song, e soprattutto dona alle stesse un fascino maggiore, come se ne risentisse in positivo il lato storico ed emozionale del lavoro. In due CD sono contenuti ben trentasette brani, gran parte dei quali tratti dai loro primi tre album, altri invece sono degli inediti mai ufficialmente pubblicati, mentre non sono presenti, oltre ovviamente ai brani del loro ultimo lavoro targato 2006, i due out-take presenti nel loro The Very Best Of Winger del 2001, cioè On The Inside e Hell To Pay.

Nel primo CD si susseguono, in ordine conforme alla tracklist originaria, i brani tratti dal loro debut self-titled del 1988, impossibile quindi non segnalare la presenza di brani che hanno indelebilmente segnato la seconda metà degli eighties come la trascinante Madalaine, la catchy Hungry, la sbarazzina Seventeen, o la ballad Headed For A Heartbreak, uno dei loro pezzi più noti, esclusione invece per ben quattro canzoni dell'album che segnò il loro esordio, Without The Night, Purple Haze, Poison Angel, Higher And Higher.
L'inedita Only Love, derivante comunque dalle sessioni di Winger (facile intuirlo dal soound), anticipa la scaletta di brani tratti interamente da In The Heart Of The Young del 1990, probabilmente il loro capolavoro, in cui si succedono le trascinanti Can't Get Enuff e Easy Come Easy Go, l'AOR-oriented Under One Condition, la ballad Rainbow In The Rose, l'esaltante In The Heart Of The Young, e soprattutto quello che considero la loro migliore canzone in assoluto, la fantastica Miles Away, anch'essa molto AOR-oriented ed in possesso di un refrain che mette i brividi addosso, esclusione invece per la sola Baptized By Fire, sostituita dall'inedita e non rilevante Star Tripper.

Il secondo CD lascia maggiore spazio agli inediti, alcuni dei quali veramente gustosi, come All I Ever Wanted e Never, che in realtà non sono degli inediti ma due B-sides di altrettanti singoli, invece veri e propri inediti sono Skin Tight, bel pezzo rockeggiante ed elettrizzante, la lenta ed AOR Someday Someway che sembra voler calcare le orme di Miles Away, piazzandosi però qualche gradino sotto, ed inediti sono infine, oltre alle prime quattro canzoni, le ultime quattro Written In The Wind, Until There Was You, Without Warning e Give Me More. Ad intervallare i due quartetti di inediti, il loro album più discusso, quel Pull che vide la luce nel 1993 e qui interamente contenuto, nessuna esclusione, infatti Hour Of Need è solo il titolo originario di quella che poi sarà In My Veins, da segnalare qui la quasi alternative rock Down Incognito, la bellissima Spell I'm Under, il tirato street/hard di Junk Yard Dog e la malinconica Who's The One.

Demo Anthology è una release consigliatissima soprattutto ai più giovani che non hanno avuto la fortuna di seguirli o a tutti coloro che non conoscono ancora i Winger, infatti questo doppio album consente di avere la discografia quasi intera di questa band con un solo acquisto, eccezion fatta per l'ultimo loro lavoro dello scorso anno, degnamente sostituito comunque da parecchi inediti, alcuni dei quali peraltro davvero piacevoli. Ma anche coloro che invece i Winger li hanno seguiti dall'inizio, per i quali magari l'acquisto diviene meno interessante, possono trovare dei motivi di interesse consistenti nelle versioni delle demo versions e negli inediti.

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