Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
U-Sonic Records/Rude Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Marco Roelofs - voce e chitarra
- Frank Kleuskens - chitarra
- Fred Houben - basso
- Igor Hobus - batteria


Tracklist: 

1. What If... (02:14)
2. My Funeral (03:57)
3. Lekker Belangrijk (02:50)
4. Homesick For A Place That Does Not Exist (03:39)
5. Buckle Up! (01:58)
6. I Don't Wanna Wake Up (02:31)
7. Ik Zie Je Later (04:06)
8. All Your Government Does (03:05)
9. Forgotten Continent (03:14)
10. Ik Ben Niet Bang (03:08)
11. Embrace & Destroy (03:24)
12. Any Drug Will Do (03:16)
13. Primeur! Terreur! (02:27)
14. Cash Is King (03:00)
15. Shout Out For Freedom (02:52)

Heideroosjes

Chapter Eight, The Golden State

Strano, quasi inspiegabile, come una band del calibro dei Heideroosjes sia praticamente sconosciuta in Italia. Dopotutto non stiamo parlando degli ultimi arrivati in campo Punk. La band in questione, infatti, ha suonato per ben diciotto anni mantenendo la stessa, solidissima line up. Non solo: gli Heideroosjes hanno fin’ora presenziato a qualcosa come millecinquecento concerti in giro per tutto il mondo. I primi tempi furono difficili, ma oggi, dopo anni di gavetta e sette album all’attivo, gli Heiderjoosjes si possono dire finalmente soddisfatti del proprio percorso musicale. A confermarlo è la prestigiosa collaborazione con Cameron Webb (già produttore di Motörhead, Limp Bizkit, Sum 41, Ignite e Social Distortion, solo per dirne alcuni) sul nuovo full length del complesso olandese, dal titolo Chapter Eight, The Golden State.

Sia ben chiaro: gli Heideroosjes non hanno inventato proprio nulla; ma quando suoni con stile e trasmetti una carica straordinaria puoi permettertelo. Chapter Eight, The Golden State ha poco da invidiare ai dischi delle tanto osannate Punk band provenienti dagli Stati Uniti. Anzi, metà di esse le sbaraglia da solo. What If…, dopo il suono premonitore di una sirena, mette subito in chiaro le caratteristiche del disco: ritmi serrati, melodie travolgenti e cori tipicamente Punk Rock. Segue My Funeral, che dimostra nuovamente le ottime capacità dei Heideroosjes in materia di songwriting. Lekker Belangruk, cantata interamente in lingua olandese, ha invece un approccio più Rock ‘N’ Roll, senza per questo registrare cali qualitativi.

Più volte nel corso di Chapter Eight, The Golden State emergono le affinità che legano gli Heideroosjes ai loro colleghi americani, Rancid (My Funeral) e Bad Religion (I Don’t Wanna Wake Up) in primis. Non si può parlare perciò di un vero e proprio stile europeo, anche se non mancano certo tratti più caratteristici. Sono inoltre presenti frazioni orientate verso lidi maggiormente hardcoreggianti, che avvicinano il complesso di Horst ai grandissimi Descendents di Milo Auckerman. Ne sono un valido esempio Bucle Up! e Forgotten Continent, tracce comunque bilanciate dalle meno irruente Homesick For A Place That Does Not Exist e Shout Out For Freedom e dalla lenta Ik Ben Niet Bang.

Alla faccia di tutte quelle band americane che da anni monopolizzano il panorama Punk, gli Heideroosjes regalano a noi appassionati un lavoro in grado di farci divertire ed al tempo stesso capace di rilanciare la scena europea. Occhi aperti dunque: la band olandese sarà in tour durante tutto il 2007 e sarebbe un vero peccato perdersi una delle loro roventi date dal vivo.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente