- Leah Duors - voce
- Cat de Casanove - chitarra
- Gina Collins - basso
- Hayley Cramer - batteria
1. Neurotic
2. Dirt
3. Running Out Of Things To Say
4. Break The Silente
5. Numb
6. The Line Went Dead
7. Blinded
8. Bitch
9. Not For Sale
10. (Don't Know How To) Break It To You
Break The Silence
Formatesi nel 2002 su iniziativa della cantante Leah Duors e della chitarrista Cat de Casanove, le McQueen sono una nuova band tutta al femminile proveniente dal ricco underground rock del Regno Unito, che come attitudine ricordano più le Girlschool o Joan Jett & The Blackhearts che non le Vixen, anche se in realtà paragoni ugualmente calzanti potrebbero esser fatti con alcuni di quei gruppi con i quali dividono la stessa etichetta, la londinese Demolition Records, come i Twisted Sister o gli Hanoi Rocks. Infatti le quattro ragazze mostrano una grinta ed un'energia tale da poter fare invidia a molti loro colleghi maschi, proponendo uno sleaze/hard selvaggio e scontroso, fatto di riff energici, ritmi frenetici e melodie talvolta catchy, e che soprattutto non cede a compromessi, addirittura evitate ballad e pezzi lenti, scansando il pericolo di cadere in uno sdolcinato romanticismo, cosa che magari sarebbe facile pensare vedendo una rock band tutta in rosa. Dopo una lunga serie di tour in cui hanno accompagnato rispettabilissimi nomi dell'attuale scena rock/metal, come Foo Fighters, Juliette & the Licks, Viking Skull, e soprattutto W.A.S.P., arrivano al loro album d'esordio, sul quale hanno lavorato per ben due anni, e prodotto da Joe Barresi, già produttore di Queens Of The Stone Age e Tool.
Le varie canzoni che si succedono nel platter sono incredibilmente dirette ed ‘in your face', sia nel sound che nei testi interamente scritti dalla singer, cosa che maggiormente pone in rilievo il lato scontroso ed aggressivo della loro musica, e perfetto manifesto di tutto ciò è l'opener Neurotic, potente, accattivante ed intimidatoria, regala all'ascoltatore la stessa sensazione di quando schiacciando il piede sull'acceleratore di una turbo ti senti incollare al sedile, e la stessa aggressività mantiene Dirt, pezzo furioso e dal piglio punk.
Solo la title-track e Blinded presentano ritmiche un pò più calme, ma non certo atmosfere più distese, poiché i suddetti brani mantengono quel humus rabbioso e selvaggio, che caratterizza in maniera direi egemonica l'intera release, cosa questa che se da un lato dona uniformità dall'altro rischia però di scadere nella ripetitività, visto che neanche le due suddette canzoni riescono a spezzare il ritmo a dovere. Si aggiunga poi che le linee melodiche non sembrano affatto essere una priorità per le McQueen e che queste non presentano neanche una grande differenziazione da un pezzo all'altro, ecco allora che l'album scorre in maniera troppo conforme ed un po' monotona nei suoi trentuno minuti, e questo nonostante i frenetici ritmi e la graffiante prova della Duors. Il bel refrain di Numb, l'anthemica e sfrontata Bitch, le sbarazzine e punkettare Not For Sale e (Don't Know How To) Break It To You sono ottimi sprazzi di una migliore e più incisiva cura melodica, non a caso queste canzoni sembrano elevarsi, insieme alla straordinaria opener, una spanna sopra le altre, pur mantenendo sempre quel carattere diretto e selvaggio.
Break The Silence è un esordio che comunque lascia ben sperare in chiave futura per queste quattro ragazze, che hanno dalla loro una cantante che mostra ottime doti ed una gran personalità, come buona è la prova strumentale delle altre ragazze, ma soprattutto mostrano grande attitudine ed una grinta che penso sarà interessante verificare in sede live, ed a quanto pare ne avremo l'occasione visto che sono attese in Italia per un imminente tour.