Neanche ad un anno di distanza dal precedente Winter In Paradise i giganti dell’AOR svedese Last Autumn’s Dream tornano alla carica con un quarto album, Saturn Skyline, veramente efficace e forse anche superiore rispetto al bellissimo predecessore.
Gli amanti dell’AOR potente e frizzante di Journey, Survivor, Boston e Europe non potranno fare a meno di buttarsi a capofitto nelle undici composizioni di questo nuovo album, grondante melodie sconfinate e avvolgenti.
Del resto ad arricchire ulteriormente un’abilità compositiva sublime ci si mettono anche le abilità dei singoli. Si comincia dal bravisismo chitarrista Andy Malecek, mai dimenticato interprete di tanti classici dei Fair Warning, che oltre a scrivere ottimi riff inanella assoli sempre entusiasmanti, a partire da quelli dell’opener For The Young And The Wild e dell’appasionante e incalzante Pages.

Proprio a partire da questo pezzo esplode anche la personalità incredibile del singer Mikael Erlandsson, icona dell’AOR più verace e d’impatto, in grado di rendere al massimo sia i pezzi più scanzonati sia quelli più drammatici come la bellissima ballad Rock 'N' Roll Is Saving My Soul. Il suo apice Mikael lo raggiunge poi in brani come l’incredibile Supersonic (brano di chiara ispirazione Journey/Survivor) o in Still On The Run, in cui l’incalzare della medodia viene portato ai massimi livelli dalla voce dell’interprete svedese (già autore di diversi capitoli solisti di grande valore).
Di certo non è da meno la linea ritmica, formata da Marcel Jacob al basso (Talisman, Malmsteen) e Jamie Borger alla batteria (Talisman, Treat), che riescono ad aggiungere alla fragranza di chitarra e voce un’ossatura robusta e frizzante che dona dinamicità a tutti i brani.
In particolare i pezzi che risultano esplodere per l’apporto della linea ritmica sono quelli più zampettanti come l’ottimo Domino.

Di certo la ricetta energia-melodia toccante riesce alla perfezione a questo combo che con la copertina del nuovo CD, raffigurante un’improbabile astronave (simil-Boston album) sembra voler invitare i propri ascoltatori a prendere un biglietto per un viaggio nei reami della melodia.
Sperando che i Last Autumn’s Dream riescano anche nel futuro a sfornare in continuazione lavori del livello di Saturn Skyline non possiamo che inserire questo CD nella lista dei lavori assolutamente imperdibili per tutti gli AOR lover.