Voto: 
5.2 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Crippa - voce, basso
- Ferra - chitarra
- Alex - batteria

Tracklist: 

1. Sunshine (05:07)
2. Confusion (04:18)
3. Crying Over Regret (04:06)

Waiting for Memories

Senseless Harmony?

I Waiting For Memories sono tre ragazzi, Alex, Ferra e Crippa (così si fanno chiamare) tutti milanesi, tutti giovanissimi. La loro avventura ha inizio nella primavera del 2006, momento della loro unione, che ha portato dopo mesi di concerti, sempre alla ricerca di un suono proprio, alla prima fatica in studio di registrazione.
Senseless Harmony? è il loro demo d’esordio, autoprodotto: tre pezzi che si presentano come anticipo di qualche cosa di più concreto. Per una band di ragazzi così giovani mettere assieme e registrare in così poco tempo un demo non deve essere stata cosa semplice, quando mancano i mezzi e le possibilità di aggiungere qualche tocco più sofisticato. Non c’è nulla che faccia sgranare gli occhi al loro cospetto, ma tanto meno non v’è niente che faccia gridare allo scandalo. I tredici minuti del loro primo lavoro scorrono nel suono che mischia l’Emocore d’oltreoceano (i primi Tacking Back Sunday sono, forse, l’influenza maggiore) ad un pizzico di più moderno Emo Rock, quello “fighettino” ma nel contempo scanzonato.

La prima traccia, Sunshine, delinea i tratti musicali dei Waiting For Memories, con una certa padronanza della chitarra, che svolge il lavoro più importante. E’ la voce a gettare qualche ombra. Sembra quasi inappropriata rispetto a tutto ciò che le fa da contorno. I primi passi sono comunque degni di nota, se non altro per il buon arrangiamento della canzone.
Confusion è più incalzante della precedente, ed è qui che emergono i tratti più spontanei dei Waiting For Memories. Crying Over Regret chiude il quadro, stagliandosi come una quasi ballata in cui l’arpeggio di chitarra è cornice essenziale per gli ultimi minuti di musica in Senseless Harmony?.

Che dire, questi tre milanesi sono giovani e di belle speranze, cosa che indubbiamente gioca a loro favore. Passione, umiltà, un po’ di carattere e voglia di migliorarsi dovranno essere gli ingredienti per riuscire a ritagliarsi un posto di tutto rispetto nella scena emergente italiana in tempi brevi. Le lacune da colmare sono evidenti, come è ovvio quando si muovono i primi passi in questo senso. Da rivedere è sicuramente la parte vocale, che toglie brillantezza ad un prodotto ispirato ad un genere musicale articolato e difficilmente etichettabile come il loro.
Niente bocciature piene, quindi, ma c’è più di qualcosa su cui studiare: senza drammi e con una buona dose di buona volontà, consigliamo noi.

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