- Morby - voce
- Enrico Paoli - chitarra
- Riccardo Paoli - basso
- Riccardo Iacono - tastiere
- Stefano Bonini - batteria
1. The Messenger (06:24)
2. Tempest Calling (05:59)
3. The Lady Of Shalott (09:14)
4. I Stand Alone (After The Fall) (04:28)
5. Ancient Spirit Rising (09:28)
6. On The Wings Of The Firebird (06:32)
7. Another Time, Another Place, Another Space (07:10)
8. Sky Rider (04:56)
9. How The Mighty Have Fallen (07:42)
Ancient Spirit Rising
Sono passati ormai tre anni dalla pubblicazione di Emperor Of The Black Runes, un periodo in cui i Domine dicono di aver approfondito generi musicali lontani dal Metal. Pochi sanno che la carriera di Morby (ex Sabotage e Labyrinth) e compagni iniziò nel lontano 1986, ben undici anni prima dell’uscita di Champion Eternal, primo e sorprendente full lenght targato Domine. Da allora il combo toscano ha raccolto proseliti e gli apprezzamenti della critica, che è arrivata a definirli uno dei complessi più validi della scena Heavy - Power europea. Il nuovo, attesissimo album dei Domine si intitola Ancient Spirit Rising e porta la firma della Dragonheart Records, label a cui la band è legata praticamente da sempre. La copertina, in pieno stile fantasy, promette bene, ma è pur sempre l’aspetto musicale quello che conta maggiormente.
Quello che colpisce fin dall’iniziale The Messenger, brano incalzante ma possente nel suo incedere, è l’incredibile cura dedicata alla produzione. Questa permette di godere di ottimi suoni e conferisce quindi all’opera un’incisività notevole. Detto questo, bisogna necessariamente presentare Ancient Spirit Rising come un album lungo (un’ora circa), molto ambizioso e sul quale la band toscana ha lavorato in maniera meticolosa. Il buon Morby avrà anche la sua età, ma rimane pur sempre uno dei migliori cantanti Rock italiani attualmente in circolazione. E’ soprattutto grazie a lui che i Domine sembrano avere una marcia in più rispetto alle tante Heavy - Power Metal band che oggi calcano la scena. Non sono comunque da meno i suoi compagni: Enrico Paoli macina riff su riff senza perdere un colpo, Riccardo Paoli e Stefano Bonini pongono le basi per le varie canzoni, mentre la tastiera di Riccardo Iacono impreziosisce abilmente ogni singolo passaggio.
Un altro motivo per cui vale la pena ascoltare Ancient Spirit Rising è la varietà stilistica che lo caratterizza. Raramente accade, specialmente in ambienti Heavy - Power, che lo stesso disco possa vantare canzoni estremamente diverse fra loro senza presentare cadute di stile o cali qualitativi. A tale proposito va citata la coppia Tempest Calling - I Stand Alone (After The Fall), due frecce scagliate a velocità elevatissime, entrambe dotate di sonorità al vetriolo, assoli fenomenali e ritornelli esplosivi. A confermare quanto affermato poc’anzi ci pensa Another Time, Another Place, Another Space, un brano dal sapore totalmente differente rispetto a quelli nominati qualche riga sopra. Another Time, Another Place, Another Space è infatti un pezzo ricco di tensione emotiva, a tratti quasi una ballad, dove la voce di Morby ed il piano suonato da Iacono duettano in maniera toccante ed assolutamente irresistibile. Discorso a sé meritano infine The Lady Of Shalott, Ancient Spirit Rising e How The Mighty Have Fallen, tre splendide composizioni articolate su più episodi, ognuno con i suoi tratti distintivi e le sue sonorità.
Ancient Spirit Rising è un lavoro davvero ottimo, che dimostra lo stato di grazia in cui si trovano attualmente i Domine. In linea di massima non c’è traccia di particolari nuove influenze, come affermato dal gruppo, ma si ha comunque a che fare con un album in pieno stile Domine: personale, ben suonato e coinvolgente. Non resta quindi che complimentarsi con la band toscana per aver regalato al mondo l’ennesimo, brillante capitolo di una discografia invidiabile.