- Satomi Matzuzaki - Basso, Voce
- Greg Saunier - Batteria, Programming
- John Dieterich - Chitarra
1. The Perfect Me
2. +81
3. Believe E.S.P.
4. The Galaxist
5. Choco Fight
6. Wither The Invisible Birds?
7. Cast Of Crown
8. Kidz Are So Small
9. Matchbook Seeks Maniacs
10. Look Away
Friend Opportunity
Nati nel 1994 dalle contorte menti dei due statunitensi Rob Fisk e Greg Saunier, i Deerhoof sono diventati una delle più interessanti attività musicali dell'ultima decade. Tra schizzate improvvisazioni strumentali, un noise duro e claustrofobico, eccellenti sprazzi d'elettronica, refrain indie e sperimentazioni pseudo-post rock, la band di San Francisco ha plasmato un linguaggio originale e d'avanguardia che li ha resi una delle realtà più peculiari e sperimentali del rock moderno. Dopo la pubblicazione del più famoso The Men, The King, The Girl e il più recente The Runners Four, targato 2005, i Deerhoof ritornano ad infestare le nostre orecchie con le malsane note dell'ultimo prodotto Friend Opportunity, contorto nei suoni e nelle soluzioni compositive adottate, ma allo stesso tempo estremamente fantasioso per le peculiarità stilistiche che la band ci presenta con estro, inventiva e istinto creativo.
La complessità strutturale e le labirintesche sonorità si possono sentire già dalla bellissima opener The Perfect Me, indubbiamente una delle migliori dell'intero album, incisiva e coinvolgente, sapientemente arrangiata e capace di stupire per le sue snodature in cui si esalta la poliedrica e bizzarra voce della cantante giapponese Satomi Matzuzaki, emblema del sound insano e pazzoide dei Deerhoof.
Si prosegue con +81, in cui trombe, tastiere, chitarra e batteria danno vita a riff strambi e giocosi, sempre costruiti in maniera impeccabile, tra stacchi noise e atmosfere elettroniche, proprio come per la maestosa e conclusiva Look Away che abbina tratti di estesa cacofonia ad aperture strumentali davvero degne di nota, arrangiate attraverso un melting pot di generi d'avanguardia che fusi, hanno dato risultati decisamente convincenti, anche se l'album non rimane su alti livelli per tutto il suo inquietante corso; basti pensare alla noiosa Choco Fight, o ad alcune parti della nona Matchbook Seeks Maniac che seppur particolare ed interessante, presenta momenti non all'altezza di altre belle prove come The Galaxist o Cast Of Crown, in cui la robustezza del noise, i ritmi elettronici e gli atmosferici refrain più rockeggianti si rincorrono senza tregua tracciando interessanti percorsi strumentali.
Per tali motivi Friend Opportunity si pone tra le più intelligenti uscite di quest'anno di musica alternativa, nonostante in alcune sue parti il disco diventi eccessivamente pesante e contorto per sopportarlo con facilità. i Deerhoof hanno dato l'ennesima prova della peculiarità del loro linguaggio: un buon lavoro, interessante, ricercato e ben ideato.