- Bryan Adams - voce, chitarra ritmica, piano, armonica
- Keith Scott - chitarra solista, backing vocals
- Dave Taylor - basso
- Tommy Mandel - tastiere
- Pat Steward - batteria e backing vocals
- Jim Vallance - percussioni, song-writer
Guests:
- Jody Perpick - backing vocals
- Mickey Curry - batteria
- Tina Turner - voce (in It's Only Love)
- Lou Gramm – seconda voce (in One Night Love Affair)
- Steve Smith - batteria (in Heaven)
1. One Night Love Affair
2. She's Only Happy When She's Dancin'
3. Run to You
4. Heaven
5. Somebody
6. Summer of '69
7. Kids Wanna Rock
8. It's Only Love
9. Long Gone
10. Ain't Gonna Cry
Reckless
Nato il 5 novembre del 1959 a Kingston in Canada, Bryan Adams vive la sua infanzia in giro per il mondo e solo all’età di quattordici anni, dopo la separazione dei genitori, si stabilisce definitivamente a Vancouver, dove può dedicare gran parte del proprio tempo alla sua passione per la musica. Ancora giovanissimo partecipa a varie audizioni, in una delle quali viene scartato dal suo compagno di scuola David Taylor che in seguito sarà il bassista che lo accompagnerà, e forma anche un proprio gruppo, ma il successo non sembra arridergli, fin quando non incontra l’ex bassista dei Prism, l’ottimo compositore e polistrumentista Jim Vallance, con il quale compone molte canzoni e nel 1979 i due riescono a strappare un contratto alla A&M Records. Appena un anno dopo viene rilasciato il debut self-titled, anche se bisogna attendere il 1983, anno in cui vide la luce Cuts Like A Knife, perché si senta veramente parlare di Bryan Adams.
Impostosi così all’attenzione di pubblico e critica americana, grazie anche alla sua voce roca e graffiante ma al tempo stesso armoniosa, in grado quindi di cimentarsi con eguale naturalezza ed efficacia in brani rockeggianti o in ballate melodiche, proponeva, sempre con l’apporto del suo fedele co-autore Jim Vallance, un rock capace di raccogliere ed esprimere quanto di meglio avessero da offrire gli anni ’80, spaziando dal country americano all’AOR più radiofonico, fino ad offrire spunti tipicamente melodic hard ed arena rock. Furono proprio questi ingredienti a fare di Reckless, quarto album del cantautore canadese, un masterpiece di valore assoluto ed una pietra miliare della musica rock. Uscito il 5 novembre del 1984, giorno del suo 25° compleanno, e co-prodotto con Bob Clearmountain, l’album contiene dieci potenziali hit, dieci incredibili canzoni nate dalla collaborazione tra il genio di Jim Vallance, non è un caso che dopo la separazione artistica tra i due la carriera del canadese abbia subito una continua discesa, e l’estro dello stesso Adams, che nel corso degli anni ha prestato la sua vena compositiva ad artisti come Kiss, Motley Crue, Loverboy, Bonnie Tyler, Joe Cocker, Bachman-Turner Overdrive.
Ben sei dei brani presenti nel platter, vale a dire più della metà, finirono nella Top 40, fattore di non poco conto in un periodo in cui le classifiche avevano la loro importanza ed il settore dell’industria discografica viveva il suo periodo dell’oro, ad iniziare proprio dall’opener One Night Love Affair, melodico e trascinante pezzo rock dalla buona attitudine radiofonica, Run To You, brano hard caratterizzato da chitarre ruvide e pungenti e dall’interpretazione al vetriolo del singer, l’orecchiabile e frizzante Somebody, diretta ed in possesso di un bel ritornello pop di facile presa. Naturalmente tra queste sei hit non potevano mancare il rock travolgente di It’s Only Love, cantato in coppia con Tina Turner, la struggente ed immortale ballad Heaven, unico lento del lotto, forse il più bel brano dell’intera discografia del canadese che vede la partecipazione alla batteria di Steve Smith dei Journey, e Summer Of ’69, altro pezzo da novanta, adrenalinico e nostalgico, con chitarre e ritmiche taglienti e pungenti, e la solita immensa prova del cantante, ancor più sentita visto che i testi sono autobiografici e Adams canta di quell’estate del ’69 come della più bella della sua vita. Le altre quattro canzoni non sono però da meno, a partire da She's Only Happy When She's Dancin', brano AOR-oriented che vede la partecipazione del vocalist dei Foreigner Lou Gramm come seconda voce, il rock n’roll energico e dal retrogusto country di Kids Wanna Rock e Long Gone, la conclusiva Ain't Gonna Cry, che termina il platter in maniera decisamente aggressiva in tipico stile hard rock.
Spregiudicato e temerario, come recita il titolo stesso, l’album mostra la faccia più cara e genuina del rock ottantiano e scorre via in maniera intensa e piacevole tra azzeccate melodie radiofoniche, scariche adrenaliniche tipicamente hard e contaminazioni country, aggiudicandosi anche vari riconoscimenti, tra cui il disco di platino, e vendendo in pochi anni oltre sette milioni di copie. Reckless rimane il punto più alto nella carriera del cantautore canadese e soprattutto diviene un classico assoluto ed una pietra miliare della musica rock.