Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Etichetta: 
Nuclear Blast/Audioglobe
Anno: 
2003
Line-Up: 

- Anders Fridén - voce
- Jesper Strömblad - chitarra
- Björn Gelotte - chitarra
- Peter Iwers - basso
- Daniel Svensson - batteria


Tracklist: 

1. Trigger (single edit)
2. Watch Them Feed
3. Land of Confusion (Genesis cover)
4. Cloud Connected (Club Connected remix)
5. Moonshield (c64 karaoke version)

BONUS DVD:
1. Trigger (video clip)
2. Cloud Connected (video clip)

In Flames

Trigger

La Nuclear Blast rilasciò questo valido EP successivamente alla pubblicazione di Reroute to Remain, offrendo la versione singolo di Trigger, due nuovi pezzi degli In Flames (inclusa una cover), altrettanti remix e, per l’edizione DVD, i video di Cloud connected e di (ovviamente) Trigger.
I due nuovi pezzi sono sicuramente l’attrattiva principale dell’EP; arrangiati molto bene, tirano fuori il meglio del lato più rabbioso di Reroute to Remain e anticipano qualcosa dei punti più simili di Soundtrack to Your Escape. Oltretutto, sono registrati decisamente meglio, anche se dal punto di vista della produzione si sono resi i suoni delle casse della batteria un po’ troppo simili al cosiddetto “effetto pentola”.

Saltando il brano che da il nome all’EP e che più o meno conoscete abbastanza bene per via di Reroute to Remain, viene la prima novità, e cioè Watch Them Feed: una struttura thrasheggiante/groove su cui viene fissato un impianto molto orecchiabile, originale e ben adattato, che sprizza una buona dose di energia e di linee vocali che colpiscono in particolar modo per la loro espressività; se in qualche modo c’è anche qualche ricollegamento ad alcune sonorità più melodiche di qualche anno prima, il richiamo più forte è ai concittadini Soilwork, anch'essi entrati in una svolta alternative metal e con i quali c'è un reciproco scambio di alcune influenze. Il risultato è vigoroso e molto valido. Il terzo brano è la cover di Land of Confusion dei Genesis, ed è senza esagerazioni una delle migliori cover capitate negli ultimi anni in ambito metal. Un brano pop reinterpretato nello stile In Flames dei primi anni 2000, “fiammeggiante” al punto giusto e con largo uso delle melodie e delle effettistiche moderne degli In Flames nelle loro versioni più riuscite. Anche qua il risultato è molto valido. Segue Cloud Connected (Club Connected remix), e qui fanno da padrone le efficaci atmosfere elettroniche che riempiono quasi tutto lo scenario le cui sonorità si fanno anche più industriali. La batteria è stata filtrata in maniera tale da conferire ulteriore spessore al brano, mentre per la chitarra il riff ne è uscito apparentemente modificato dal remix. Il chorus è reso molto penetrante e l’assolo è stato sostituito da dei synth che in questo contesto si dimostrano adatti, anche se fin troppo ridotti. Come remix è davvero molto buono, e forse è anche migliore dell’originale, eccezion fatta per chi non digerisce questo tipo di proposta musicale. L’ultimo brano è un breve remix di Moonshield interamente ricomposta al sintetizzatore per il, ehm, karaoke, anche se sembra più adatta ad un coin-up da bar (sì, avete letto bene). Presa per quello di cui si tratta, è allegra, vivace e soprattutto piuttosto divertente, anche se è accorciata parecchio rispetto all'originale.
Seguono il video Trigger, filmato in collaborazione con gli amici Soilwork (con cui tra l’altro hanno fatto lo stesso video ma a parti invertite con la loro Rejection role) e abbastana divertente, e Cloud Connected che si dimostra più "serio" e senza particolari curiosità, se non la citazione al film Stargate nella scenografia (il portale).

In conclusione questo EP è un ascolto consigliato a tutti i fan degli In Flames che hanno apprezzato il nuovo corso, dato che vi troveranno una selezione di validi brani originale ed interessante. Gli altri invece possono tranquillamente saltarlo.

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