- Robert Aass - voce
- Gunnar Westlie - chitarra
- Bjorn Boge - basso
- Dag Selboskar - tastiere
- Jasle Maløy - batteria
1. Touchdown
2. Call Me A Liar
3. Young Hearts
4. 9 And 10
5. Turn Down The Lights
6. Millions Like Us
7. Pink Champagne
8. Circus Maximus
9. Hold Back The Tears
10. Last Time
11. Blame It On The Radio(Bonus Track)
Back In Business
Poco noti dalle nostre parti e dediti ad un sound sempre in bilico tra il Melodic Hard e l’AOR, esattamente come i loro connazionali Stage Dolls e Return, i Da Vinci videro coincidere il loro periodo di maggior splendore sul finire degli anni ‘80, dando alle stampe due pregevoli album, l’omonimo debutto del 1987 e questo Back In Business del 1989, di cui adesso possiamo godere di questa nuova ristampa grazie al buon lavoro della tedesca MTM, che così dona la possibilità di andare a riscoprire e rivalutare chicche del passato che altrimenti, in maniera del tutto immeritata, rimarrebbero per sempre nell’oblìo o, nel migliore dei casi, con un po’ di fortuna potreste acquistare a prezzi abbastanza elevati in qualche asta on-line.
Il combo norvegese si muove tra un Pomp Rock che riprende gli stilemi degli Europe anni ’80, rintracciabile in particolare nelle sempre azzeccate soluzioni chitarristiche e tastieristiche, ed un AOR figlio delle gustose melodie di chiara derivazione scandinava dei vari Treat e Stage Dolls, regalandoci dieci gustose perle di Rock di classe ed altamente melodico, come si percepisce fin dall’apertura affidata a Touchdown, opener vivace, dal chorus pieno e gioioso, e linee melodiche d’impatto, dove si rimane colpiti dalla bellezza delle soluzioni affidate a chitarre e tastiere, mentre la briosa ballad Call Me A Liar lascia intravedere il lato più romantico dei rocker norvegesi, affidandosi sempre all’efficacia del lavoro svolto da Westlie e Selboskar, che sembra essere una piacevole costante dell’album in questione. Altra costante è poi quella riguardante la capacità della band di sapersi muovere in maniera sempre brillante tra composizioni romantiche, è il caso della leggera e dall’attitudine Pop Young Hearts, ed altre più aggressive ed energiche, come avviene con 9 And 10, senza mai accusare il colpo ed anzi dimostrando una consapevolezza e una capacità compositiva davvero eccellente, e si continua infatti con Turn Down The Light, pezzo AOR dall’immenso potenziale radiofonico capace di catturare già al primo ascolto anche grazie a quel bellissimo assolo melodico, e con le frizzanti e briose Million Like Us e Pink Champagne. Toni più malinconici ed epicheggianti con la bellissima Circus Maximus, mentre sono i rintocchi del basso a rendere unica Hold Back The Tears, ed ancora la bellissima Last Time, suggestivo qui il finale, e l'inedita bonus track Blame It On The Radio, bel pezzo Hard tirato ed aggressivo che va ancor di più ad impreziosire questa già buona ristampa.
Back In The Business può considerarsi a tutti gli effetti un vero e proprio oggetto di culto, riservato forse ad una nicchia più o meno ristretta, ma comunque in grado di deliziare tutti gli amanti del Melodic Rock che hanno ancora nostalgia e voglia di rituffarsi in quei stupendi anni ’80, il tutto poi valorizzato da una produzione attenta a cogliere e riproporre i toni e gli stilemi propri dell’epoca.