- Alessandro Conti - voce
- Guido Benedetti - chitarra
- Luca Cabri - chitarra
- Leone Villani Conte - basso
- Nicola Tomei - batteria
1. It's Snack Time
2. Evil Needs Candy Too
3. Time for Us All
4. Like Donald Duck
5. Girls Just Want to Have Fun (Cindy Lauper cover)
6. Joyful in Sadness
7. Sunday Morning in London
8. Who Will Save the Hero
9. Back as a Pet
10. Perfect Life
11. Back to Life
Evil Needs Candy Too
Tornano gli italianissimi Trick Or Treat, che dopo il buon demo targato Like Donald Duck, rilasciato due anni fa, ci regalano il loro vero e proprio debutto discografico: Evil Needs Candy Too. Il demo già metteva in luce le caratteristiche della band emiliana, che avendo cominciato a girare per l’Italia come cover band degli Helloween, ha sempre mantenuto la band tedesca come punto fermo della sua esperienza solista.
Nel cd, (il cui titolo è tutto un programma) che si presenta con una spassosa copertina in cui un gruppo di famosi mostri del cinema si abbuffa di caramelle, troviamo una conferma del legame dei Trick Or Treat con gli Helloween, che si manifesta in un adesione convinta ed entusiasta all’happy power metal, non solo musicalmente, ma anche nelle tematiche, ironiche, positive, sorridenti.
Oltre ai quattro brani già presenti nel demo, tra cui spicca la bellissima Joyful in Sadness, troviamo ad arricchire il lavoro altri sei pezzi di valore che in parte si distaccano dal canone helloweeniano per andare a toccare sfumature diverse, tutte arroccate sul picco del power metal/hard rock degli anni 80.
Se infatti la opener omonima all’album potrebbe essere stata scritta da un Weikath o simili (quelli di una volta, naturalmente), e gli Helloween (sempre quelli di una volta) possiedono ancora la maggior parte delle azioni della Trick Or Treat SRL, l’emancipazione c’è e si sente, in tracce più elaborate e personali, come la lunga e conclusiva Back To Life, senza parlare di altri accorgimenti ed idee che tendono a distaccarsi, se non di tanto, almeno quanto basta per non disturbare.
Si diceva della passione per gli “eighties” dei cinque ragazzi. Questa non è solo rivolta al suo lato più arrabbiato: nel disco trova posto una geniale cover di Cindy Lauper, Girls Just Want To Have Fun, canzone in cima alle classifiche dell’epoca che, in fondo, senza nemmeno saperlo, era un potenziale, perfetto inno happy metal.
Si conferma inoltre del tutto la bravura del cantante Alessandro Conti, veramente cristallino e impeccabile, uno spacca-vetri incredibile: da sentire il finale di Time For Us All per credere; e anche il resto della band, pur non lasciandosi andare a tecnicismi (certo nessuno si sogna di chiederglielo), si dimostra ormai all’altezza di una vera e propria band, dotata di pezzi propri, di un pubblico suo, di una identità.
C’è chi storcerà il naso di fronte ad un esperimento simile. Ma questo è quello che i Trick Or Treat fanno, e che lo facciano bene è senza dubbio. L’importante è tenere presente che Evil Needs Candy Too è happy metal nella sua forma più pura e genuina, con un tributo pesante da pagare agli Helloween. Detto questo, ci si può anche divertire senza stare troppo a pensarci. Sempre, lo ripeto, se non desse fastidio.