- Eric Clapton - voce, chitarra
- JJ Cale - voce, chitarra, tastiera
Guests:
- Nathan East - basso
- Pino Palladino - basso
- Steve Jordan - batteria
- Billy Preston - hammond, piano
- Taj Mahal - armonica
- Doyle Bramhall II - armonica
- Dereck Trucks - chitarra
- John Mayer - chitarra
1. Danger
2. Heads In Georgia
3. Missing Person
4. When The War Is Over
5. Sporting Life Blues
6. Dead End Road
7. It's Easy
8. Hard To Thrill
9. Anyway The Wind Blows
10. Three Little Girls
11. Don't Cry Sister Cry
12. Last Will And Testament
13. Who Am I Telling You
14. Ride The River
The Road to Escondido
Da sempre uniti da profonda amicizia e reciproca stima, le loro collaborazioni si erano finora limitate a casi sporadici riguardanti più che altro interscambi artistici, come le bellissime After Midnight e Cocaine, scritte entrambe da JJ Cale ma portate al successo principalmente da Eric Clapton, adesso i due grandi bluesman, nonché ottimi chitarristi, hanno deciso di comporre a quattro mani queste quattordici perle di Blues, senza rinunciare però a qualche piccola puntatina nel Rock e nel Country. Personaggi profondamente diversi, sempre riservato e lontano dai riflettori Cale e di contro una vita da Rockstar per l’ex Cream, ma accomunati dalla passione per il Blues, i due nell’affrontare questa nuova esperienza, che sembra voler celebrare la loro amicizia, si sono circondati da altri musicisti di ottima caratura, come Pino Palladino che suona il basso anche per i Who o Steve Jordan alla batteria, ma soprattutto all’hammond e al piano il compianto Billy Preston, al quale pare sia dedicato l’album.
In The Road To Escondido è ben visibile sia il calore del pastoso Blues di JJ Cale, sia il genio compositivo del più melodico e romantico Clapton, sempre capace di impastire eleganti composizioni e melodie a cavallo tra Rock e Blues, così che i vari brani presenti nel lotto sembrano perfettamente mostrare la sinergia e l’equilibrio scaturiti dalla collaborazione tra questi due geni. Si va dal delicato e melodico rock/blues dell’opener Danger al più torrido Blues di Heads In Georgia prima e del più solare Missing Person poi, mentre When The War Is Over sembra il perfetto manifesto del sound di Cale. Sporting The Blues è una nostalgica e dolce cover di un vecchio successo Blues, Dead End Road è una gioiosa canzone in pieno stile Country, ed anche It’s Easy si mantiene su sonorità Country/Blues, tutte composizioni queste che sembrano più appartenere al mondo di JJ Cale. Si cambia invece un po’ con la più rilassata e riflessiva Hard To Thrill, dove si possono udire chitarre knopfleriane ed un magnifico lavoro di Preston al piano. E’ ancora grande Blues con Anyway The Wind Blows, invece Three Little Girls è la tipica e stupenda ballata rock in stile Clapton, dolce e struggente come le varie e pur diverse Wonderful Tonight o Tears In Heaven, Don’t Cry Sister è un’altra pregevole song più riconducibile a successi come After Midnight e Cocaine, e non si tratta affatto di paragoni azzardati. Anche il finale dell’album non è da meno, con un trittico di blues-song eccezionali, da Last Will And Testament all’altra favolosa ballata, stavolta dalle sfumature blues, Who Am I Telling You, per finire con il sapore d’asfalto di Ride The River, altro pezzo imperdibile.
Certamente The Road To Escondido si presenta come una delle migliori uscite Blues degli ultimi anni, e non poteva essere altrimenti, per celebrare così nel migliore dei modi lo stretto legame professionale e la lunga amicizia tra due giganti del genere, capaci di dar vita a quasi un’ora di grande Blues da ascoltare e riascoltare con immenso piacere dall’inizio alla fine.